«Il furgone del mio ragazzo rubato e bruciato, aiutateci»: ondata di solidarietà per una coppia di Assemini
Serena Soddu «con un po’ di imbarazzo» aveva lanciato una raccolta fondi per il compagno Nicola Airi: in due giorni raccolti oltre 10 mila euro, superata la somma obiettivoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Vi ringraziamo di cuore per la vostra generosità e solidarietà nei confronti di Nicola. Ve ne siamo estremamente grati». Così scrive Serena Soddu dopo che la raccolta fondi che aveva lanciato «con un po’ di imbarazzo» sulla piattaforma GoFundMe ha raggiunto e superato in due giorni la quota obiettivo dei 10 mila euro: soldi che sono stati donati, grazie a un’ondata di solidarietà, per aiutare il compagno, Nicola Airi, a ripartire dopo che qualcuno nei giorni scorsi gli aveva rubato e incendiato il furgone che usava per lavorare.
L’immagine a corredo dell’appello è eloquente: il mezzo è uno scheletro di lamiera annerito, abbandonato in campagna.
«Nicola è in una situazione difficile», scriveva la giovane, «il 17 febbraio gli è stato rubato il furgone che era parcheggiato sotto casa e il 20 febbraio, è stato ritrovato completamente bruciato. Nicola ha sempre lavorato con impegno e sacrificio per costruirsi un futuro. Il suo furgone era il cuore della sua attività, il frutto di anni di fatica e dedizione. Aveva appena finito di pagarlo, ma qualcuno ha deciso di portargli via tutto».
Quello che è successo «non è stato un semplice atto di vandalismo, ma un atto criminale di grande crudeltà: hanno rubato il suo furgone, il suo investimento per poter lavorare, e poi lo hanno dato alle fiamme. Ma non hanno bruciato solo il suo mezzo, hanno distrutto il suo lavoro e ora si trova senza strumenti per poter continuare».
Per questo, «anche se con un po’ di imbarazzo», aveva aggiunto la giovane, «ho deciso di lanciare questa raccolta fondi: vogliamo aiutarlo a ricominciare, a coprire almeno una parte del danno». Obiettivo centrato.
(Unioneonline/E.Fr.)