Sarà interrogato oggi in carcere o al più tardi domani il 41enne nigeriano arrestato con l'accusa di aver ucciso, travolgendolo con un'auto, un connazionale nella via Pirastu a Quartu, vicino alla 554..

I carabinieri di Quartu e del Nucleo investigativo di Cagliari non hanno tardato a dare la svolta all'inchiesta. Hanno intuito subito che dietro la fine di Oshomah Friday non si nascondeva il classico incidente stradale, ma una tragedia voluta, forse in un momento di rabbia, forse per un bisticcio nato fra i due nigeriani per motivi ancora tutti da chiarire.

Sarà il magistrato a interrogare in carcere l'indagato alla presenza del legale di fiducia. Una vicenda dai contorni ancora in parte da chiarire soprattutto sul movente dell'omicidio e sui rapporti fra la vittima e il connazionale presunto omicida.

Già nella mattinata di ieri i carabinieri di Quartu, coordinati dal capitano Gianni Russo, e i colleghi del Nucleo investigativo di Cagliari erano sulle tracce del 41enne che poi si è presentato in caserma, raccontando di aver investito involontariamente.Oshomah.

Intanto il magistrato disponeva l'autopsia sulla salma del 36enne, affidata al medico legale Roberto Demotis mentre l'indagine seguiva sempre più la pista dell'omicidio.

Il 41enne è stato trasferito nel  carcere di Uta a tarda notte. Qualche ora prima diversi connazionali, riuniti di fronte alla caserma, avevano chiesto giustizia per Oshomah. Una brutta storia con tanti risvolti probabilmente ancora da chiarire.

Il giudice e i carabinieri cercano il movente dell’accaduto.

Tante le domande a cui dare risposta. Perché i due nigeriani erano in giro in piena notte pur non potendo uscire di casa per le norme anti Covid? Dove stavano andando? Erano assieme? Si sono ritrovati casualmente? Erano assieme ad altri connazionali? E, soprattutto, perché l’omicidio volontario? 

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