L’Avis chiama, Esterzili risponde. Nella giornata di ieri, in piazza Sant’Ignazio, si sono presentati in 15 per donare il sangue durante l’evento di sensibilizzazione organizzato dalla Protezione Civile locale. Un risultato significativo per un paese di poco meno di 600 abitanti, prevalentemente anziani. «Buona la prima», ha dichiarato soddisfatta Fabiola Melis, presidente della Protezione Civile e promotrice dell’iniziativa. «Donare il sangue è un gesto sicuro e veloce che può salvare molte vite e che a noi non crea alcun problema».

Le sacche di sangue raccolte sono considerate estremamente preziose dagli addetti ai lavori, soprattutto nel periodo estivo, caratterizzato da un incremento del fabbisogno ospedaliero e da un calo fisiologico delle donazioni. Durante l'estate, infatti, la popolazione in Sardegna aumenta considerevolmente, mentre le donazioni tendono a diminuire. Tuttavia, grazie alle campagne di sensibilizzazione e alle attività organizzate negli ultimi anni, il numero dei donatori di sangue nel periodo critico è in crescita. «Ma non bisogna abbassare la guardia», sottolinea Melis.

L’evento, tenutosi nella mattinata di domenica 30 giugno, ha utilizzato un’autoemoteca posizionata in piazza Sant’Ignazio davanti al Comune. Il rapporto tra l’Avis e il paese barbaricino sembra destinato a crescere e consolidarsi, sigillando valori di generosità e altruismo riconosciuti dalla comunità. Questa iniziativa dimostra l'importanza delle campagne locali per la donazione di sangue e come anche i piccoli centri possano contribuire significativamente alla salute pubblica, specialmente durante i periodi di maggiore necessità.

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