Tempi duri per i furbetti della differenziata a Quartu. Chi pensava di continuare a gettare buste di rifiuti in giro per la città e per la campagna, non ha fatto i conti con le nuove apparecchiature in dotazione alla Polizia locale: le sei foto-trappole sistemate nei punti più a rischio del territorio, hanno già fatto le prime “vittime”.

I primi multati

A pochi giorni dalla loro installazione sono già sei gli incivili colti in flagrante mentre gettavano in strada le buste di indifferenziato: tutto documentato nelle foto e nei video. Sono tutti uomini, non iscritti alla Tari o inquilini in case in affitto. In pratica c’è chi non paga le tasse e quindi preferisce gettare la spazzatura dove capita e chi invece è in locazione e se ne infischia di rispettare le regole. Per tutti sono arrivate le multe. «L’utilizzo delle foto trappole è molto importante», spiega il vice comandante della Polizia locale Antonello Angioni, «ma anche le telecamere in certi contesti e in certe occasioni rivestono una loro utilità. I primi risultati con le foto trappole sono già arrivati, c’è qualcosa da migliorare ma comunque siamo sulla strada giusta».

Gli apparecchi

Le apparecchiature in dotazione alla Polizia locale sono tre foto-trappole killer che realizzano video ad alta definizione anche la notte e altre tre foto-trappole che scattano solo quando si verificano abbandoni. Ogni settimana vengono spostate nelle zone più a rischio dove vengono alimentate discariche sia nel centro abitato come Pirastu, la zona industriale di Sa Serrixedda e via Fiume, oppure nel litorale.

La mappa del degrado

Ed è proprio nella periferia della città che ci sono le situazioni più critiche. Basti pensare a Pirastu tra le vie Padre Picci e Monsignor Aresu dove i cumuli di macerie e di ingombranti invadono le strade impedendo persino il passaggio. A Sa Serrixedda il caso limite è quello di via Uda dove i cumuli di rifiuti arrivano quasi ad altezza delle abitazioni. C’è di tutto: frigoriferi, ingombranti, materassi, barattoli di vernici, macerie, poltrone, plastica e persino motorini e furgoni. Il Comune ha stanziato 15 mila euro per procedere a una prima bonifica. In misura minore è coinvolta anche via Fiume e il cuore del centro storico.

Come funzionano

Le foto-trappole permettono di controllare una zona all’aperto e di verificare cosa accade. Il dispositivo si attiva in modo automatico quando viene rilevato qualsiasi tipo di passaggio o movimento, questo sia di notte che di giorno. Inviano in tempo reale immagini e video e sono dotate di sensori ad infrarossi capaci di riprendere gli incivili anche di notte in maniera davvero nitida senza produrre luci che possano far scoprire il dispositivo. Possono essere mimetizzate molto facilmente anche tra gli alberi e la vegetazione e scorgerle è davvero difficile a differenza delle telecamere.

Giorgia Daga

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