Cinquanta foto per raccontare la "Grande Giara": la mostra nel museo di Genoni
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Da ieri e sino al 2 ottobre Alessio Orrù racconta "La Grande Giara" nel museo del cavallino della Giara di Genoni.
Il fotografo di 34 anni di Ortacesus lo fa con 50 suoi scatti nella mostra che ha come titolo proprio "La Grande Giara".
Il risultato di un lavoro di ricerca scrupoloso in compagnia della sua macchina fotografica durato tre mesi.
Orrù ha anche dormito sulla Giara di Genoni per scoprire davvero dal profondo questa porzione dell'altopiano dei cavallini.
L'obiettivo del giovane di Ortacesus ha colto attimi e pose curiose. Nella sezione dei cavallini selvatici la foto che Orrù preferisce: "Un cavallino che corre con la madre in mezzo alla palude, tutto perfetto, colori e movenze".
Poi le foto sull'ambiente: i tramonti sui paulis, il rosso acceso che si confonde con l'acqua. Incontri naturali immortalati da Orrù, da sempre grande amante dei tesori naturali della Sardegna, soggetti prediletti per i suoi scatti. La parte più lirica della mostra i dieci scatti in bianco e nero per raccontare l'uomo e la vita sulla Giara. "Bianco e nero perché ho voluto dare più importanza al contenuto più che alla forma. E proporre momenti di vita al di là del tempo".
Una mostra voluta dalla cooperativa Giunone, che gestisce il museo di Genoni.
La sua missione è studiare e valorizzare la Giara. Obiettivo che si è sposato con il lavoro di ricerca fotografica svolto da Alessio Orrù. La mostra è aperta dal mercoledì alla domenica.