Cagliari, esplode la protesta sul caso Tuveri: su Change una raccolta firme per il suo reintegro al Brotzu
Pazienti, le loro famiglie e centinaia di cittadini indignati lanciano la rivoltaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Un medico che ha salvato decine di vite si ritrova fuori dall’ospedale senza aver mai potuto nemmeno iniziare il suo lavoro». Così i suoi pazienti, le loro famiglie e centinaia di cittadini indignati lanciano la rivolta: su Change.org è partita una petizione che, in meno di 24 ore, ha già raccolto quasi 2 mila firme per chiedere il reintegro di Massimiliano Tuveri all’Arnas Brotzu di Cagliari.
Secondo i vertici del Brotzu non avrebbe raggiunto gli obiettivi fissati. Ma il medico, considerato un luminare nel suo campo, ribatte: “Non mi hanno mai messo nelle condizioni di lavorare, anche se ci ho provato in tutti i modi”.
A difesa di Tuveri si sono mossi non solo colleghi – con un esposto già presentato alla Corte dei Conti e firmato da tredici medici – ma anche chi ha potuto sperimentare direttamente il suo valore.
Come Susanna Fanti, che ha raccontato su Change.org la storia della madre: una diagnosi sbagliata, un destino segnato da sei mesi di vita al massimo e poi l’incontro con Tuveri, allora in servizio a Verona dopo anni di formazione in Texas, negli Stati Uniti. Grazie alla sua competenza e dedizione, la madre di Susanna, nove anni dopo, è viva e sta bene.
«Oggi vogliamo che tutti i sardi possano avere accesso a un medico come lui», scrive Fanti nel testo della petizione, chiedendo che il Brotzu non solo riassuma Tuveri, ma gli fornisca finalmente sala operatoria, macchinari, personale e strumenti adeguati per esercitare la sua missione: salvare vite.