C’è rabbia e preoccupazione per il mancato avvio dei lavori di realizzazione della nuova strada Burcei-Maracalagonis, finanziata e appalta da tempo. E c'è rabbia anche per il limite di velocità di 30 chilometri ora sulla vecchia Orientale. Così il Comitato nato di recente a Burcei per sollecitare collegamenti migliori per Cagliari e hinterland, sta pensando alle prime manifestazioni di protesta: la prima ad aprile con un viaggio in auto da Burcei a Gannì a trenta chilometri orari. «Per dire che così non si può proprio viaggiare».

«Quando si pensa a Burcei», dice Vittorio Monni, uno dei componenti del Comitato, «si deve essere consapevoli che il nostro è un paese di pendolari dipendente in tutto e per tutto da Cagliari e dal Cagliaritano per qualsiasi esigenza: scuola, lavoro, visite, compere e, da alcuni anni, anche per qualsiasi interlocuzione o denuncia ai carabinieri da anni ospitati a Sinnai. Un concetto che però non sembra appartenere all’Anas che, con l’assurda imposizione del limite a 30 km orari lungo un tratto della vecchia Orientale sarda, tiene i burceresi ostaggio dei suoi ritardi e dei suoi paradossali provvedimenti».

«Con questo provvedimento da Burcei ci si muove solo per impegni urgenti e improcrastinabili», aggiunge Monni. «Raggiungere Cagliari è un’odissea, con i tempi di percorrenza che sfiorano anche l'ora e mezza. Per essere alle 8 al posto di lavoro, si parte alle 6. Il limite di velocità, in vigore dall’1 ottobre 2024, sarebbe dovuto scadere l’1 aprile. Invece un'altra sorpresa: questo limite è stato prorogato al 31 maggio».

«Siamo preoccupati: i lavori vanno a rilento», dice Giovanni Zuncheddu. «Ci aspettiamo ulteriori proroghe e periodi di disagio. Con danni incalcolabili in un paese isolato come Burcei. Il limite di velocità, imposto, sta aumentando il rischio di incidenti con sorpassi azzardati che rendono  il percorso estremamente insicuro».

«Intanto», preannuncia Salvatore Malloru, «il Comitato sta organizzando manifestazioni di protesta, civili ma decise. Stiamo pensando anche a un raduno di veicoli dal bivio di Burcei a Gannì e poi partire in lunga fila verso Maracalagonis: vogliamo dimostrare che percorrere questo tratto di strada a 30 chilometri orari può essere di intralcio anche per i mezzi pubblici e di soccorso».

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