Una maxi-operazione del Corpo Forestale condotta a Pula, Sarroch e Villa San Pietro ha portato a un arresto e all'iscrizione nel registro degli indagati di diverse persone, nonché al sequestro di armi clandestine e droga. Tra le possibili accuse contestate anche quella di bracconaggio e di ricettazione di reperti archeologici

Controlli e perquisizioni in abitazioni, terreni ad uso agricolo e imbarcazioni sono scattate nell’ambito di un’indagine attivata dalla Stazione Forestale di Pula e coordinata dal pubblico ministero di Cagliari Daniele Caria.

In azione molteplici reparti territoriali, ripartimentali e regionali del Corpo Forestale, con il supporto di due unità cinofile della Guardia di Finanza.

Nel corso delle ispezioni sono stati trovati trovati e sequestrati in totale 7 fucili, una pistola, circa 5.000 cartucce di vario calibro, due munizioni calibro 7,62 mm e un meccanismo per esplosivo.

Recuperato inoltre più di mezzo chilo di cocaina, oltre ad hashish, cannabis, bilancini di precisione e materiale per la preparazione e il confezionamento delle dosi e denaro contante, probabile frutto dell’attività di smercio illegale.

I Forestali hanno inoltre sequestrato reti per l’uccellagione, cavetti d'acciaio per la cattura di ungulati, trappole a scatto, fototrappole, svariati chilogrammi di carne di cinghiale. Alcuni indagati sono stati anche stati trovati in possesso – illegale – di reperti archeologici, un totale di 13 manufatti tra cui anfore romane e frammenti di altri reperti.

I reperti archeologici
I reperti archeologici
I reperti archeologici

Al termine dell’operazione è stato tratto in arresto un uomo di Villa San Pietro per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poi accompagnato presso il carcere di Uta.

La posizione delle altre persone indagate è attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che valuterà il materiale sequestrato e gli elementi probatori raccolti per decidere in merito ad eventuali provvedimenti cautelari.

(Unioneonline)

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