Le intense precipitazioni e i  temporali molto intensi che si sono verificati dopo la mezzanotte di ieri  nel centro Sardegna hanno creato  danni e allagamenti soprattutto a Sedilo. Nel territorio comunale, secondo  le rilevazioni effettuate, si sono riscontrate fra le più alte quantità di millimetri d’acqua cadute sull’isola. 

Le conseguenze più importanti si sono verificate nel luogo più caro alla comunità e cioè l’area di  San Costantino. È andata  divelta infatti una parte importante della parte bassa dell’imponente muraglione.  Necessaria dunque un'ordinanza urgente  del sindaco Salvatore Pes per chiudere al traffico la carreggiata dal secondo arco in giù. «Si sono verificate frane e smottamenti del terreno e la parziale caduta del muro di cinta del Santuario – spiega il sindaco -  tanto da pregiudicare la viabilità in sicurezza della strada nel tratto Portale e Ferru – cavalcavia Tramatza. Pertanto  ho ritenuto di dover emettere una ordinanza con il divieto di circolazione  fino al termine dei lavori necessari per il completo ripristino della viabilità».

Per delimitare la zona  c'è voluto l’intervento  degli operai comunali e ora è in corso la conta dei danni per quantificare le risorse necessarie per intervenire e consentire all’ufficio tecnico comunale di avviare rapidamente le opere necessarie. L’obiettivo è ovviamente quello di riaprire la strada, al fine di non creare ulteriori difficoltà agli allevatori che operano nei terreni a monte della SS 131 dcn.

Nelle campagne del paese non si sono registrati ulteriori importanti danni mentre nel centro urbano si sono verificati allagamenti in due abitazioni, fortunatamente senza grossi problemi per le persone.

Importanti danni invece nel centro urbano. Oltre al muraglione di San Costantino le piogge hanno causato infiltrazioni d'acqua anche all'interno del Santuario e nei muristenes posti nel lato sinistro. Infiltrazioni anche nella Chiesa di S.Antonio e  nella caserma dei carabinieri. Gravi danni pure nella strada sterrata  provinciale 24   Sedilo  - Ghilarza chiusa.

Il sindaco Pes, dopo la verifica esatta dei danni, annuncia la richiesta dello stato di calamità  naturale.

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