Bosa, Ledda replica alle opposizioni: «Non sono l'assessore dei rattoppi»
L’interpellanza presentata dai capigruppo dell’opposizione Angelo Masala e Alessandro Campus non è piaciuta all’assessore(foto Corrias)
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L’interpellanza presentata dai capigruppo dell’opposizione Angelo Masala e Alessandro Campus non è piaciuta all’assessore ai Lavori pubblici Federico Ledda che, in attesa di farlo in Consiglio comunale, si difende a tutto campo visto che la minoranza ha definito il settore ai lavori pubblici in completo stallo, con tante incompiute e solo operazioni di rattoppo, nessun cantiere chiuso e nuovo iniziato. Questo nonostante Ledda ricopra l’incarico da 4 anni.
«Innanzitutto – replica l’assessore - mi pare doveroso ricordare che il consigliere Campus è stato prima di me assessore ai Lavori pubblici e ben dovrebbe conoscere alcuni procedimenti, sui quali davvero poco si è impegnato. Il consigliere Masala appena subentrato dovrebbe invece dedicare tempo per conoscere criticità e problemi, che certamente il sottoscritto non nasconde».
L’assessore risponde nel dettaglio sui tempi delle opere considerate incompiute. «I lavori al campo Italia sono conclusi e mancano solo gli atti di collaudo formali mentre quelli del teatro sono in corso. Ricordo che questi ultimi pareva fossero pronti per essere appaltati nel 2021, ma il progetto è stato portato in approvazione dal sottoscritto a primavera 2023. Entro l’estate dovremo andare in conferenza di servizi per definire i tempi dell’apertura. Per la Torre aragonese questa settimana approveremo il progetto esecutivo, mentre per i parcheggi di Santa Giusta siamo in fase di progettazione. I lavori della scala della spiaggia di Turas dopo l’appalto stavano per iniziare, ma essendoci stato nel frattempo un crollo della spalla destra del muro, il progetto deve essere adeguato».
Sull’affermazione di essere l'assessore dei rattoppi Ledda precisa come sia «certamente vero che ho eseguito rattoppi, ma non manutentivi, bensì mettendo mano ad una situazione di assoluta negligenza trovata con procedimenti abbandonati da anni o progetti pronti da approvare, conservati nei cassetti più bassi. Mi riferisco – sottolinea - agli oltre cinquanta procedimenti, per più dieci milioni di euro, che il sottoscritto ha avuto in carico dal 2021. Di queste opere, a differenza di quanto riportato, 18 sono state concluse come Cattedrale, scuola Redari, scuola media, restauro e illuminazione del Castello, illuminazione pubblica, sala Coc, strada Badde Orca».
E per dimostrare la bontà del suo lavoro, il vice sindaco Ledda snocciola i numeri. «Delle cinquanta opere – sottolinea - 3 sono in esecuzione, 7 da appaltare, 13 in progettazione, 2 in fase ambientale, 1 in avvio. Quelli nuovi sono ben 5, riferibili a pochi mesi».