Quella ferma sulla statale 131 al chilometro 89, in direzione Cagliari, non era un’auto comune, ma una pattuglia della Polizia Stradale di Oristano.

La sua presenza, a chi percorreva la Carlo Felice, era segnalata dalle numerose luci degli stop che si accendevano alla vista di quel mezzo sul bordo della carreggiata. E, soprattutto, dell’apparecchio per la rilevazione della velocità. 

I fatti risalgono alla sera del 16 aprile, qualche centinaio di metri prima dello svincolo per Santa Giusta.

L’auto della Polizia aveva i lampeggianti spenti: chi transitava, spesso, la vedeva all’ultimo momento. L’operatore della Polizia Stradale ha confermato  la regolarità di quella tipologia di servizio. I lampeggianti accesi, però,  avrebbero senza dubbio evitato pericolose frenate. 

E, con una nota, si è espresso anche l’avvocato sassarese Giovanni Campus che «stigmatizza la condotta delle Forze dell'Ordine che non coglie lo spirito ed i principi, ormai consolidati, della Corte di Cassazione, in punto di idonea segnalazione e informazione sulla presenza di sistemi di rilevamento elettronico della velocità. Tali segnalazioni, infatti, si rendono necessarie affinché l'automobilista possa adeguare ed orientare il proprio comportamento, in senso conforme al Codice della Strada. Appare evidente che, la presenza di autovelox non segnalati in maniera soddisfacente, lungi dall' indurre l'automobilista ad adottare una condotta maggiormente conforme al codice della strada, appaiono esporre a maggior rischio l'automobilista, indotto, come si vede nel video, a brusche frenate, con le intuibili conseguenze».

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