Olbia, bomba nella notte:meccanico nel mirino
L'attentato messo a segno intorno alle 23, quando nella zona c'erano ancora molte persone in giro. Devastata l'auto di Lorenzo Pes, ex campione di motocross. Danni anche alle case vicinePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Spregiudicati, tremendamente spregiudicati. Tanto sfrontati da aver scelto di piazzare una bomba, in una zona residenziale, alle undici di sera, quando i ragazzi del quartiere erano ancora in giro. Questa volta gli attentatori se la sono presa con Lorenzo Pes, un meccanico con un passato da campione di motocross. Sotto la sua Jeep, parcheggiata in via Agrigento (quartiere Bandinu) è stato sistemato un ordigno che ha provocato un'esplosione fortissima e anche grossi danni. Gli abitanti della zona hanno vissuto momenti da incubo: la porta d'ingresso della casa di fronte all'officina è stata sfondata dalla deflagrazione, i vetri delle finestre sono andati in frantumi.
MESSAGGIO DI FUOCO Lorenzo Pes a Olbia è conosciuto come il campione di motocross. Di gare in effetti ne ha vinto tante e da qualche anno ha messo su una rivendita di motociclette e un'officina meccanica che lavorano a pieno ritmo. Lui di motori è davvero espertissimo e gli affari per fortuna non gli sono mai mancati. Non molto tempo fa il suo locale era stato visitato dai ladri, ieri notte un episodio che lo ha lasciato senza parole. «Non riesco a credere ai miei occhi. Chi ha piazzato questa bomba aveva messo in conto il rischio di uccidere. Io in quel momento ero ancora in officina e in giro fino a mezzanotte c'è sempre qualcuno. Insomma, poteva finire molto male».
LA BOMBA L'ordigno, una confezione artiginale, è stato collocato nella parte posteriore della Jeep, vicino al serbatoio del carburante. L'intenzione degli attentatori era quella di provocare anche un grande incendio. Il loro piano, però, ha funzionato solo a metà: subito dopo l'esplosione, infatti, l'ordigno è finito a terra e la fiammata non c'è stata. L'auto comunque è stata distrutta e grossi danni ha subito anche una Opel Corsa che era parcheggiata accanto. In tutto il quartiere in quel momento c'è stato un terremoto. I muri delle case hanno tremato e in tanti sono usciti in strada per capire cosa stesse succedendo. Lorenzo Pes ha sentito tutto in diretta perché stava ancora lavorando all'interno dell'officina: si è affacciato subito, ma gli attentatori erano già andati via. Se l'è vista brutta anche la famiglia che abita nella prima palazzina di via Agrigento: il boato è stato talmente forte che sembrava che stessero per crollare le pareti. Nelle stanze c'è stata una pioggia di vetro.
LE INDAGINI Qualche secondo dopo l'esplosione è partita la chiamata al 113. Gli agenti della Squadra volante del commissariato cittadino sono piombati subito nel quartiere Bandinu. Più tardi sono arrivati anche gli uomini della Polizia scientifica che hanno recuperato i pochi frammenti della bomba e avviato i primi accertamenti. In via Agrigento sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo radiomobile. Ora la polizia dovrà tentare di dare una spiegazione all'ennesimo attentato messo a segno in città. L'ultimo risale alla notte tra lunedì e martedì: in quel caso nel mirino era finito il capo del personale di Meridiana, che si è ritrovato l'auto distrutta dal fuoco.
NICOLA PINNA