Mattia Caniglia è il nuovo comandante del Circomare di Arbatax. Trentaquattro anni, originario di Brindisi, proviene dalla Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo dove ricopriva il ruolo di capo sezione tecnica, sicurezza e difesa portuale.

Nell’Ufficio circondariale marittimo di via Tirreno subentra a Francesco Maria Frasconi che, dopo due anni impegnativi segnati dalla crisi pandemica e dalla crescita dello scalo di Arbatax con la recente annessione all’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, lascia il comando soddisfatto di quanto realizzato nel biennio per ricoprire un nuovo incarico alla Capitaneria di porto di Milazzo. Entro l’anno il tenente Frasconi riceverà i gradi di capitano di corvetta.

Il tenente Caniglia s’insedia con l’obiettivo di proseguire sulla via del predecessore, continuando a lavorare al servizio della comunità e degli utenti del mare, concentrandosi oltre che sui compiti istituzionali del Corpo delle Capitanerie di porto, primo fra tutti il soccorso in mare, anche sulla crescita dello scalo, una delle porte d’ingresso dell’Ogliastra.

La cerimonia del passaggio di consegne si è svolta stamattina nella piazzetta antistante la chiesa di San Gemiliano alla presenza, fra le altre autorità, del direttore marittimo di Cagliari, Mario Valente. Proprio il capitano di vascello ha concluso la cerimonia, ringraziando gli ospiti e le autorità civili e militari presenti, rimarcando il ruolo strategico del porto di Arbatax in qualità di unico scalo commerciale tra Cagliari e Olbia.

Il direttore ha sottolineato la caratteristica impegnativa del comando del Circomare di Arbatax nei compiti istituzionali resi ancor più impegnativi dall’ampia zona di giurisdizione. Valente ha ringraziato ed elogiato l’operato del comandante Frasconi, al quale ha augurato un brillante proseguimento di carriera in Sicilia dopo la lunga permanenza in Sardegna (in Ogliastra era arrivato a settembre 2020 dalla Capitaneria di Olbia). Parole di incoraggiamento e motivazionali invece per il nuovo comandante Caniglia, al quale ha ricordato l’importanza della forza del gruppo che risulta cardine nelle situazioni più complesse uniche del primo incarico di comando.

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