Accettare quell'incarico per lui era una sfida difficile, ma non impossibile. Quasi una missione quella che Pier Paolo Palmas, conosciuto e stimato manager, già collaboratore di importanti aziende come Alcatel, Gruppo Remmert e Gruppo Isa, nonché artefice di rilevanti rilanci come quello della Casar, aveva deciso di intraprendere accettando l'incarico di presidente del Consorzio Industriale di Villacidro. Palmas, abituato a percepire compensi a quattro zeri, non ha esitato ad accettare uno stipendio che al massimo ha raggiunto i mille euro, pur di risolvere quel “rebus” che è il Consorzio industriale di Villacidro. Sperava di ottenere in breve tempo qualche risultato come era accaduto proprio per Casar, l'ex azienda pubblica che grazie alla sua gestione ha cancellato in brevissimo tempo il periodo contrassegnato da vertiginose perdite, segnando finalmente degli utili. Ma invece, nonostante l'impegno e gli sforzi, Pier Paolo Palmas è stato costretto a gettare la spugna, dimettendosi, e con lui, qualche giorno prima, lo ha fatto anche il consigliere del Cda, Vincenzo Meccariello.

Una scelta quasi obbligata quella di Palmas che, anche se non lo dice apertamente, si è visto legare le mani dalla burocrazia. Lui non accusa nessuno: “Non ho trovato le condizioni per gestire efficacemente il Consorzio – precisa -. Dobbiamo essere onesti e guardare in faccia la realtà: quell’ente è in pessime condizioni”. Secondo l'ex presidente del Consorzio il primo problema è “la mancanza di personale - evidenzia -. Recentemente sono andate in pensione delle persone, ma a causa di una circolare della Regione Sardegna non è possibile assumere nuovi tecnici”. Il manager ha comunque cercato di trovare una soluzione, ma inutilmente: “La burocrazia è devastante e impedisce qualsiasi tipo di azione in tempi concreti – sottolinea – nel Consorzio industriale andrebbe ripristinato un assetto razionale all’organico e dunque individuare, prima di tutto il personale per la copertura degli incarichi ormai scoperti da troppo tempo”. La missione dell'ex presidente era quella di far rivivere il Consorzio e, di conseguenza, dare nuova linfa vitale al tessuto socioeconomico del territorio, ma i tentativi di mettere a punto e riaccendere la macchina sono stati soffocati dalle decine di problemi che quotidianamente l'Ente affronta, dai processi, al caso Keller fino ad arrivare al contenzioso con la Villaservice che, da solo, rischia di creare danni per milioni di euro. 

Preferisce non dire nulla sulle sue dimissioni da consigliere del Cda l'ingegner Vincenzo Meccariello, nominato dalla Camera di Commercio di Cagliari e dalla provincia del Sud Sardegna. Quando gli si chiede se la sua decisione sia legata al fatto che ha trovato un ente immobilizzato dalla burocrazia e dalla mancanza di risorse e personale, risponde: “Non voglio commentare”. Lo fa invece il sindaco di Villacidro, Federico Sollai, colto di sorpreso dalla decisione di Palmas e da come ha descritto la situazione del Consorzio. “Dobbiamo riflettere se un manager di successo come Pier Paolo Palmas ha definito il Consorzio in questo modo – dice Sollai -, dobbiamo coinvolgere la Regione Sardegna affinché prenda delle decisioni concrete, metta mano all'Ente e consenta al prossimo consiglio di amministrazione di lavorare concretamente”. D'altronde il rapporto tra Palmas e Sollai è stato sempre di piena collaborazione come sostiene lo stesso Palmas: “Un grazie doveroso va al sindaco Federico Sollai e tutta la sua Giunta per la fiducia accordatami”, dice il presidente dimissionario che aggiunge: “Le polemiche politiche non mi appartengono e in questo momento sicuramente non aiuterebbero a risolvere i problemi concretamente. Il rischio è quello di dare un’immagine divisiva della comunità, in questo momento serve unità per affrontare le grandi sfide”.  

Adesso, come sottolineato dal primo cittadino e tra le righe dallo stesso Palmas, occorre che ci sia al più presto un supporto ancora più forte della Regione affinché il Consorzio industriale di Villacidro torni a lavorare concretamente per risollevare le sorti di un intero territorio.

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