Le sponde e l’alveo del fiume Terramaistus sono intasati dalle canne. Nella strada SS196 che collega Guspini con Gonnosfanadiga il fiume è divenuto praticamente invisibile, le canne hanno superato in altezza il ponte che scavalca il corso d’acqua. Situazione analoga in località ‘sa pompa’.

Le norme regionali e comunali riguardo la pulizia delle siepi e terreni sono state applicate severamente ai proprietari di fondi privati mentre coloro che hanno il compito e l’onere della gestione dei luoghi demaniali come il corso d’acqua del Terramaistus non hanno proceduto a fare nessuna pulizia.

Il corso d’acqua che proviene dal Linas, attraversando il comunale di Gonnosfanadiga, Guspini, Pabillonis per gettarsi al mare attraversando lo stagno di San Giovanni sta paventando il rischio “effetto diga” con conseguente straripamento nel caso di un ingrossamento della portata d’acqua dovuta alle piogge.

Le attuali normative impediscono ai privati interventi di taglio pulizia dell’arbusto, le canne si possono tagliare con autorizzazione del Corpo della Forestale.

Albino Ribero nella sua abitazione nella località a San Giorgio accanto al fiume commenta: «Il fiume non è pulito e può provocare danni, chi di dovere non se ne occupa. Alcuni giorni fa dovevo spostare i miei cavalli, e per non passare nella strada asfaltata in mezzo al traffico ho percorso uno stradello storico, ma in un punto non sono potuto passare perché completamente ostruito dalle canne. L’ente regionale lascia i propri beni incustoditi, invece i privati devono tenere puliti gli argini altrimenti vengono multati».

Barbara Tuveri, 80 anni: «I miei terreni confinano con il fiume ormai da anni e pur avendo accessi diretti non riesco ad aprire un cancello che porta all’aria demaniale». «Nel 2014 ci fu un grande incendio a causa delle canne - aggiunge ancora Tuveri – aveva causato gravi danni. Nella mia proprietà aveva bruciato la corteccia alti alberi di eucalipto, il fatto non è servito a nulla. I terreni e il letto del fiume non vengono puliti. Sino ad alcuni anni orsono accanto al fiume c'era uno spiazzo dove si poteva trascorrere del tempo all’aria aperta e fare il bagno, oggi le canne hanno sommerso tutto».

Gianni Pusceddu: «I miei terreni sono accanto a villa Viola e il comune, da alcuni anni, ci ha comunicato che le strade che portano alle nostre proprietà sono vicinali per cui dobbiamo provvedere noi frontisti a pulirle dai rovi a dalle canne».

Dauro Marongiu, 66 anni, ex agente di custodia: « È anni ormai che il fiume Terramaistus è in completo stato di abbandono. Le canne e la vegetazione ostruiscono il normale deflusso del fiume, ci sono punti in cui sono caduti degli alberi e i detriti trasportati dall'acqua finiscono per formare una sorta di diga con immaginabili conseguenze in caso di forti precipitazioni. Più di una volta sono state fatte segnalazioni ma si usa fare lo scaricabarile in questione di competenze».

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