Guspini, denuncia social: «Mio figlio autistico bullizzato al parco»
Hanno circondato il 14enne offendendolo e sputandogli addossoUn ragazzino autistico di 14 anni bullizzato da alcuni coetanei nei giardinetti comunali. È successo qualche giorno fa, a Guspini, nella piazza dei Giardinetti dove un ragazzino gonnese si trovava insieme alla sua famiglia e ad alcuni amici.
Una normale sera di fine estate per la comitiva, che ha organizzato un pic-nic. Mentre gli adulti erano intenti a preparare, però, qualcosa è andato storto: «I miei figli e i loro amichetti erano a pochi metri da noi, mio figlio Daniele era sull’altalena e alternava momenti in cui dava vita ai suoi monologhi a momenti in cui giocava spensierato. Eravamo sereni. Ad un tratto però gli amichetti dei miei figli sono corsi da noi dicendoci che dei ragazzi stavano sputando addosso a mio figlio». Sono queste le parole di Lorena Pintus, quarantunenne pasticcera di Gonnosfanadiga, che ha scritto un lungo post su Facebook per raccontare quanto accaduto.
«Mio figlio è stato bullizzato solo perché per una volta ho deciso che gli avrei potuto lasciare un po’ di spazio ed evitare di tenerlo sotto una campana di vetro. Era tranquillo sull’altalena e all’improvviso è stato accerchiato, hanno iniziato ad offenderlo e a sputargli addosso, solo perché si sono accorti che c’era qualcosa che non andava in mio figlio». Lorena non fa mistero di ciò che il figlio affronta ogni giorno e lei stessa affida spesso ai social il racconto delle difficoltà e le sfide quotidiane di un ragazzo autistico. «I genitori dei ragazzini, presenti anche loro e poco distanti, sono subito intervenuti e hanno rimproverato i loro figli. Non mi sento di colpevolizzare i genitori perché sono intervenuti e perché so quanto sia difficile fare il genitore e cercare di insegnare il rispetto e i valori ai propri figli. Questo però non deve essere un’attenuante, bisogna continuare a lavorare sui ragazzi e sui bambini, così come i genitori insegnano ai figli ad allacciarsi le scarpe devono insegnare loro l’amore e che la regola del più forte non esiste. Ciò che mi rende triste è sapere che mio figlio non potrà mai andare a scuola in pullman o diventare più autonomo fino a quando accadranno cose di questo tipo». Lorena Pintus lancia anche un appello alle istituzioni: «Spero che scuole, associazioni e amministrazioni lavorino insieme per sensibilizzare ed educare i ragazzi all’amore e al rispetto».
A Guspini, dal consigliere di maggioranza Filippo Usai, presidente della commissione politiche giovanili, l’intervento è stato immediato: «Appena ho letto quanto accaduto mi è sembrato giusto mostrare solidarietà verso la mamma del ragazzo che ha subito il triste episodio di bullismo. Questi episodi, soprattutto quando accadono nelle nostre comunità, ci toccano personalmente. Mi impegnerò e ne parlerò durante la prossima riunione di maggioranza affinché i tanti “Daniele” possano vivere in un paese migliore e i bulli possano capire che il branco è un atto di debolezza».