«Sono tre anni che ormai sono assente dalla Costa Smeralda, ma il calore della Sardegna continua ad avvolgermi ancora oggi e vi spiego il motivo. I miei angeli custodi, ovvero la polizia penitenziaria, sono quasi tutti sardi. Loro mi accudiscono giorno e notte. La polizia penitenziaria è gente che a volte viene descritta in modo negativo. Per me sono persone: gentili, premurose e attente. Guai a chiamarli “secondini”, hanno stipendi miseri, fanno un lavoro quasi da psicologi e mi aiutano per non sentire il peso del quotidiano dietro le sbarre. Come mi rendono meno amare le giornate? Semplice: mi raccontano la storia di quella terra magica chiamata Sardegna. E allora parliamo della Costa Smeralda.

Lele Mora

(Testo raccolto

da Gabriele Parpiglia)
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