Irgoli, la fidanzata di Pier Paolo Serra:''Non sono riuscita a vedere niente''
''Ho sentito le fucilate e ho visto lui cadere senza neanche un urlo, ma non ho capito né quanti erano né da quale parte sono scappati''. E' chiaro il messaggio di Elena Delogu, la fidanzata di Pier Paolo Serra, l'allevatore ucciso a fucilate venerdì notte a Irgoli. Ha assistito al massacro del compagno ma non sarà una testimone chiave. Le indagini si rivelano difficili per gli inquirenti. A Loceri, invece, un passo avanti è stato fatto: Giampietro Palmas avrebbe ucciso Raffaele Monni, non per legittima difPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
IRGOLI Lei non ha visto nulla: Elena Delogu, la fidanzata di Pier Paolo Serra, freddato venerdì sera da una scarica di pallettoni in testa, davanti al cancello d'ingresso della sua abitazione a Irgoli, non ha riconosciuto il sicario. La donna ha raccontato agli inquirenti di aver visto solo il bagliore delle fucilate. Poi il sangue. ''Ho sentito le fucilate e visto Pier Paolo cadere senza un grido. Istintivamente mi sono accucciata nell'abitacolo, non ho capito nè quanti erano nè da che parte sono scappati, poi sono uscita e ho solo pensato a correre e chiedere aiuto''. Elena Delogu non sarà un testimone chiave per gli investigatori che dovranno far luce su un delitto che ha tante analogie con quello dei fidanzati Mario Mulas e Sara Cherchi, anche loro uccisi dalla pioggia di piombo, davanti casa e a un mese esatto.
LE INDAGINI Sono state fatte perquisizioni e interrogatori, ma la soluzione sembra lontana. Gli stub eseguiti sono almeno cinque, anche se gli inquirenti negano. Inoltre, durante i controlli sarebbe stata messa sotto sequestro un'ingente quantità di denaro contante di provenienza sospetta. Subito naturalmente è emersa l'ipotesi di uno stretto legame con l'omicidio di Sara e Mario. Proprio venerdì cadeva il trigesimo della loro morte. Analogie impressionanti, anche perchè Pier Paolo Serra era amico di Mario e si frequentavano.
LOCERI Non sarebbe legittima difesa. La scena del crimine ha rivelato una messinscena. Raffaele Monni non è stato ucciso perché sopreso a rubare nell'abitazione di Giampietro Palmas, 39 anni, finito in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Probabilmente è stato ucciso per i dissapori che sembra esistessero fra Monni e Palmas. Non è stata contestata la premeditazione e ciò fa pensare che si sia trattato di un delitto d'impeto, un diverbio finito molto male. Disposto dalla Procura, il fermo dovrà esser convalidato entro quarantott'ore dal giudice per le indagini preliminari.