Sanità ancora sotto la lente d’ingrandimento, questa volta dell'Agenzia Nazionale dei Servizi Sanitari regionali (Agenas) che ha pubblicato i dati sulle liste di attesa per interventi chirurgici in strutture pubbliche o private accreditate.

In generale, risultati buoni in tutte le regioni italiane e anche nell’Isola, con il Servizio sanitario che se arranca sul rispetto dei tempi d'attesa per le visite specialistiche e gli esami diagnostici – come evidenziato dai dati Acli Salute per cui l’Isola è quarta in Italia per spesa sanitarie procapite ma terzultima per livelli di assistenza – è decisamente più affidabile quando si tratta di interventi chirurgici per casi clinici che possono aggravarsi rapidamente.

Nel 2022 il dato nazionale, e l’Isola non fa eccezione, spiega come otto volte su 10 i tempi siano stati rispettati per in chi era in lista per un intervento al cuore o per asportare un tumore.

Entrando nel dettaglio, però, quel che si evidenzia è che il valore in percentuale del 2022 è in calo rispetto al 2021 e ancor più rispetto al pre-pandemia (2019), con picchi negativi in alcune regioni e fra queste proprio la Sardegna.

Nell’area oncologica per la Sardegna la variazione fra 2022 e 2021 fa segnare ben -10,91%, un dato che colloca l’Isola al secondo posto della scala nazionale delle peggiori prestazioni. Dati in negativo anche nel confronto con il periodo pre-pandemia, con un -9,46%.

Migliore il risultato nell’area cardio-vascolare, con i dati che nel periodo 2022-2021 segnano -4,71%, mentre restano invariati nel confronto 2022-2019.

(Unioneonline/v.l.)

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