Decine di scuole sarde a rischio a causa delle nuove disposizioni sul “dimensionamento scolastico” previste dal governo Meloni.

A lanciare l’allarme sono il Partito Democratico e i sindacati, secondo cui l’Isola potrebbe subire un taglio di circa 45 autonomie scolastiche per effetto della norma nazionale che prevede l'accorpamento e la chiusura delle scuole con meno di 900 studenti.

I dem, primo firmatario il consigliere Piero Comandini, hanno anche presentato un’interrogazione ad hoc all’assessore regionale dell'Istruzione Andrea Biancareddu per esprimere «forte preoccupazione» sul futuro della scuola in Sardegna e per chiedere una politica a salvaguardia dell'attuale assetto scolastico, «nel più ampio interesse della comunità scolastica, in considerazione delle peculiarità della Sardegna e nel rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione sul diritto allo studio».

Timori e perplessità condivisi anche dalle rappresentanze sindacali di Flc Cgil regionale, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams che, in vista della Conferenza Stato Regioni in programma entro il 31 maggio, sollecitano la Regione a esprimere il proprio dissenso facendo fronte comune anche con le altre Regioni del Sud.

(Unioneonline/l.f.)

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