Dopo la requisitoria del pm Marchetti, ha parlato uno dei difensori dell'ex ispettore capo, l'avvocato Marco Zusa, che ha contestato la condanna chiesta dal pubblico ministero. Il pm aveva chiesto quattro anni e mezzo per Garifo, accusato di abuso d'ufficio, arresto illegale, falso, calunnia, lesioni, minacce e violenza privata ai danni del pensionato Tito Casu; due anni e quattro mesi per Dario Deiana, che deve rispondere di abuso d'ufficio, arresto illegale e falso; quattro mesi per Giorgio Argiolas, responsabile, secondo il pm, del solo abuso d'ufficio. Secondo il pm l'ex ispettore capo del commissariato di Iglesias, ora in servizio a Oristano, per far sì che Tito Casu (parte civile nel processo rappresentato da Massimo Bitti) smettesse di corteggiare una sua amica, non avrebbe esitato a usare il potere che gli dava la divisa: aveva arrestato, picchiato e costretto a patteggiare per resistenza il pensionato. La sua requisitoria era già stata contestata a novembre dai legali di Deiana e Argiolas, Pierluigi Concas e Gianfranco Cortis. L'udienza è stata poi rinviata al 1 aprile, quando di fronte ai giudici della prima sezione prenderà la parola e concluderà l'altro difensore di Garifo, Patrizio Rovelli. Il collegio giudicante ha disposto nel frattempo la sospensione dei termini di prescrizione.      
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