Accesso interdetto alla spiaggia Isuledda, a San Teodoro: è l'iniziativa di un soggetto privato che ha sbarrato uno degli accessi al mare, posizionando reti metalliche e grossi massi.

Da qualche giorno, i bagnanti che frequentano la spiaggia del centro turistico gallurese fanno i conti con la chiusura di una strada di accesso al mare che vieta, anche, il passaggio pedonale, e con l’istituzione di un parcheggio a pagamento, prima libero e gratuito. Dalla situazione, sui social, il Comune di San Teodoro prende le distanze e dichiara che l'amministrazione comunale non è responsabile dell'interdizione volontaria dell'accesso al mare effettuato da una società privata e di avere incaricato il proprio ufficio legale per esaminare la vicenda e valutare ogni possibile possibile azione.

«La recente istituzione di un parcheggio a pagamento e l’interruzione al mare non sono iniziative del Comune, si tratta di un'azione intrapresa da una società privata che ha agito sulla base di un decreto provvisorio assunto dal Tar Sardegna il 22 luglio, in seguito al quale la società ha avviato l'attività di autorimessa a pagamento a cielo aperto e interdetto l'accesso al mare e rispetto al quale, alla prima udienza utile, il Comune potrà assumere le opportune difese», scrive l'amministrazione comunale che declina ogni responsabilità da eventuali danni o abusi derivanti dalla situazione. 

© Riproduzione riservata