Un uomo di 37 anni, Amine Mesrari, di cittadinanza marocchina, è stato riconosciuto responsabile del reato di tentato omicidio per un episodio avvenuto a Olbia nel 2017. La pena inflitta dai giudici del Tribunale di Tempio è di cinque anni di carcere.

La sentenza, del collegio presieduto da Caterina Interlandi, accoglie la ricostruzione della pm Noemi Mancinim, che aveva chiesto 8 anni di reclusione.

Secondo la Procura gallurese, Mesrari, lanciò la sua auto a velocità sostenuta per investire il rivale, un nigeriano di 40 anni, e solo per una serie di coincidenze fortunate, stando al rapporto dei Carabinieri, non riuscì nel suo intento. Furono i residenti di una via del centro storico di Olbia a chiamare i Carabinieri, esasperati per le risse in strada. 

Il personale del Nucleo Radiomobile di Olbia allontanò il marocchino che continuava a inveire contro la vittima.

Mesrari venne arrestato dopo avere colpito due militari. Ma anche il nigeriano, salvato dal personale dell’Arma, si scagliò prima contro Mesrari e poi contro i carabinieri impegnati nell’intervento e venne arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Mesrari, difeso dall’avvocato Giuseppe Onorato, ha sempre respinto tutte le accuse. 

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