Centoventisei anni di attività, la banda Felicino Mibelli ha presentato oggi, nella sede del MusMat, un importante programma di masterclass per strumenti a fiato e percussioni, omaggio alla sua storia e alla cultura della città.

Un progetto artistico e musicale - e che coinvolge il prestigioso Conservatorio “L.Canepa” di Sassari -  che si inserisce nel nutrito cartellone di eventi che vengono proposti in diversi momenti dell’anno, dagli open day, alla scuola di musica ai concerti con gli Istituti superiori.

Alla presentazione presenti il vicegovernatore Giuseppe Meloni e il presidente del Canepa, nonché capo della conferenza nazionale dei presidenti dei Conservatori, Ivano Iai. Ad illustrare le finalità delle masterclass il direttore artistico della Mibelli, il maestro Emiliano De Marco.

«Per noi è importante avere qui le istituzioni, dimostra che anche una banda può contribuire a costruire qualcosa di importante nel panorama culturale – ha esordito –  nell’Isola abbiamo esempi illustri come quello di Paolo Fresu che proprio nella banda di Berchidda ha iniziato. Collaborare con il Conservatorio ci permette di costruire quella filiera musicale di cui sempre si parla ma difficilmente si riesce a sviluppare».

L’idea è quella di collaborare anche con altre bande (la Sardegna è tra le regioni con  maggior numero di bande rispetto alla popolazione) e dare un contributo al Conservatorio con lo scopo di ampliare le classi di strumenti a fiato, in particolare degli ottoni. Le masterclass non devono spaventare i bandisti: obiettivo far incontrare  studenti del Conservatorio, dei licei musicali e delle medie ad indirizzo musicale ma soprattutto componenti delle bande.

«Un programma così importante merita attenzione  - ha sottolineato Giuseppe Meloni – per la sua storia la banda olbiese è un punto di riferimento per noi e per il territorio e il  momento di oggi evidenzia un salto di qualità oltre quella già nota. Mi sorprende vedere maestri così giovani e preparati e mi fa piacere sapere che le risorse che mettiamo a disposizione vengano utilizzate così bene. L’amministrazione olbiese ha fatto un’ottima cosa  a concedere una bella e definitiva sede alla banda».

Il primo approccio della società alla musica classica avviene con la banda musicale, ha ricordato il presidente Iai. «Le bande sono un esempio di tradizione musicale che aiuta i Conservatori, luoghi eletti per persone con sensibilità. Essi si “cibano” di un veicolo importante, ovvero le bande, non solo perché tanti nostri allievi possono insegnare la musica lì ma perché diventano il punto di incontro tra la musica classica praticata dall’orchestra e la musica classica che si avvicina alla gente».  

Il percorso di innovazione intrapreso dalla banda si delinea anche nella giovane età dei protagonisti delle masterclass nell’ottica di un modo nuovo di approcciare allo strumento; i seminari sono aperti ad allievi e uditori. Ogni week-end, dopo la formazione, gli insegnanti si esibiranno in concerto. Si parte i prossimi 15 e  16 febbraio con la masterclass di tromba, euphonium, low brass ed ensemble di ottoni curata dal maestro Federico Fratangelo, tromba dell’Orchestra Sinfonica Molisana, e di Giuliano Cerbarano, primo euphonium della banda dell’Esercito Italiano e solista dell’Italian Brass Band. L’otto e il nove marzo sarà la volta delle lezioni di timpani e strumenti a percussioni con i maestri Simone Di Tullio, timpanista del Nurberger Sjmphonyker, e Roberto Di Marzo, docente del Canepa e percussionista aggiunto dell’orchestra Rai. Il 5 e 6 Aprile la masterclass con Giuseppe Balbi, già primo clarinetto dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo mentre, chiude il programma, l’atteso seminario con il sassofonista  Fabrizio Mancuso, docente al CRR di Annecy.

L’amministrazione comunale è stata ringraziata per il supporto costante a tutte le inizative; alla presentazione sono intervenuti anche il presidente della “F.Mibelli”, Franco Demontis, la tesoriera Bruna Sassu e la segretaria, e moderatrice dell’ evento, Maria Paola Nieddu oltre ai docenti della banda Dario Triscari, clarinetto, Ricardo Berutti, sassofono e Alberto Florio, percussioni.

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