Olbia, il calcio alla guerra dei piccoli ucraini in fuga dalle bombe
Un anno fa a Kiev è stato distrutto il loro terreno di giocoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dall'Ucraina in guerra alla Gallura dove le bombe sono solo quelle tirate in rete: in campo, nel torneo internazionale di calcio under14 Manlio Selis, diciotto giocatori del Lokomotyv Kyiv, la più antica e promettente formazione giovanile dell'Est Europa, non solo per difendere l'onore della loro squadra, ma anche per rappresentare un Paese che lotta per la libertà e la storia di una generazione che rifiuta di arrendersi.
Trentasei ore di viaggio, da Kiev su un bus per raggiungere Cracovia alla volta di Olbia, i giovani ucraini sono scesi nei campi galluresi per dare un calcio alla paura dei bombardamenti e far vincere la forza della loro nazione che resiste agli attacchi russi da quattro anni e che, nel 2024, hanno distrutto anche la struttura in cui si allenavano. Provengono dai territori occupati, Donetsk, Kherson, Kharkiv. Sfollati e accolti dal club presieduto da Alex Yegorov, hanno debuttato in Gallura con la bandiera dell'Ucraina sulle spalle.
Il Lokomotyv Kyiv è nato nel 1919 e dagli anni Trenta aveva sede nella struttura rasa al suolo dall'esplosione dove inizialmente si disputavano le partite di calcio tra operai e dipendenti delle ferrovie. Prima dell'attacco, ospitava settecento bambini e ragazzi tra i quali tantissimi sfollati dai territori occupati, di cui quasi la metà ha perso un familiare in guerra.
L’articolo completo di Tania Careddu su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital