Sono trascorsi dieci anni dal crollo della strada di Monte Pino, devastata dal passaggio del Ciclone Cleopatra che in Gallura causò la morte di tre persone, oltre all'interruzione quasi permanente del collegamento stradale di Olbia con Tempio e diversi altri comuni.

Ma sul progetto di ricostruzione dell’arteria, la provinciale 38, c’è ancora silenzio. In particolare, a rimanere paralizzate sono le opere in capo all’ex provincia di Olbia Tempio. Una situazione intollerabile, che sta spingendo il Comitato civico di Monte Pino a pensare ad azioni importanti, come un esposto alla Procura: «Se entro il 15 settembre», dice la presidente Giuseppina Pasella, «il subcommissario della Provincia non ci farà sapere nulla riguardo il progetto di ricostruzione, presenteremo un esposto e ci auguriamo che di fronte ad un giudice si possa finalmente fare chiarezza sul progetto e sui tempi dell'inizio dei lavori».

Non solo, perché le conseguenze di dieci anni di chiusura sono già rilevanti: «Chiederemo inoltre», prosegue Pasella, «i danni alla Provincia per tutto questo tempo perso e per il ritardo accumulato grazie alla loro incompetenza. Fino ad ora abbiamo accettato tutto, eravamo consapevoli che ci voleva del tempo, ma a distanza di dieci anni, oltre alle risposte vogliamo anche essere risarciti delle spese. Il gasolio è a 2 euro e c'è il nord Sardegna tagliato in due, ma a nessuno sembra interessare».

(Unioneonline/L.Ne.)

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