La Maddalena, va in pensione il medico Michele Demontis
Decine di ricette e impegnative nell’ultimo giorno di lavoro per il dottore 70ennePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Da domani, 31 agosto, a La Maddalena va in pensione il medico Michele Demontis. Lavorerà fino all’ultimo minuto, come ha fatto particolarmente in questi ultimi giorni, fino a tarda notte, prescrivendo ricette e impegnative ai suoi pazienti che proprio in vista dell’imminente pensionamento del loro medico di fiducia lo hanno subissato di richieste. Anche perché da lunedì sarà pieno d’incognite il loro riferimento sanitario.
A settembre, informa la Asl, per far fronte a questa assenza, sarà attivato un Ascot straordinario presso la Casa della Comunità di Padule.
Michele Demontis, settant’anni, va dunque in pensione dopo averne trascorsi 44 anni tra ambulatorio e visite domiciliari ai pazienti.
«Fino al momento del Covid mi ricavo anche quasi tutti i giorni all’ospedale Paolo Merlo per visitare i miei pazienti e non solo, a sincerarmi delle loro condizioni», ci dice mentre ripercorre i decenni della sua carriera, prestata con professionalità e umana dedizione. Quasi quotidiane anche le visite presso la Comunità Alloggio per anziani di Moneta. «Per alcuni, il non aver accettato di prolungare fino a 72 anni è vissuto come una specie di tradimento – afferma dottor Demontis - ma il lavoro era ormai divenuto totalizzante, con un moltiplicarsi delle incombenze anche burocratiche, comportando un grande impegno psicofisico che in tutta serenità, ho ritenuto non essere più in grado di sostenere».
Del resto, ricorda il medico, di aver dovuto superare, lui «patologie importanti, riprendendo poi l’attività molto prima di quanto prescritto dai colleghi».
Arrivato ai settant’anni, Demontis, che oltre a quello di medico di famiglia, ha svolto per moltissimi anni anche quello di medico fiduciario del Ministero della Salute per l’assistenza ai navigati, ringrazia tutti i suoi assisiti «per le manifestazioni di stima e di affetto ricevute», ma «contro il tempo - dice - non si può vincere».