«Vogliamo andare oltre i concetti novecenteschi di turismo, ritagliando un nuovo ruolo per il nostro arcipelago all’interno del sistema sardo e mediterraneo, puntando sull’innovazione, sull’arte, sull’inclusione di una larga parte di comunità locale nei processi turistici, sull’accessibilità».

Lo scrive il Pd isolano, in un comunicato firmato da Antonello Naseddu, dell'esecutivo gallurese. Si deve far sì che La Maddalena faccia innanzitutto «parte del sistema Gallura, definendone quindi un ruolo preciso ed esclusivo a livello turistico e produttivo. Sarà fondamentale ragionare di uno sviluppo che vada al di là degli orizzonti temporali della politica e del consenso, proponendo azioni che, partendo dall’immediato, possano contribuire a creare un nuovo modello di sviluppo e di comunità da qui a dieci, quindici anni». In pratica «si tratterà innanzitutto di declinare, a livello locale, la strategia che il PD nazionale ha deciso di intraprendere con forza e che si basa sui principi contenuti nel Next Generation EU e nell’Agenda 2030, fondati su concetti come transizione ecologica, transizione digitale, uguaglianza ed inclusione».

Campo d'applicazione di questi principi saranno i progetti strategici che riguardano l' isola (ex-Arsenale, Waterfront, Club Med), che dovranno tornare «a far parte dell’agenda locale e regionale, portandoli come parte fondamentale e imprescindibile della visione dell’arcipelago del futuro». Il PD locale e gallurese hanno pertanto in programma, ad inizio d'autunno, di organizzare un incontro-dibattito nel corso del quale verranno trattati i temi delle politiche di tutela, delle strategie di sviluppo basate sull’economia rigenerativa, dell’inclusione e dell’accessibilità con esperti del settore, imprenditori e politici.

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