Dopo la due giorni enologica di “Vite e vite. Incontro con i vignaioli”, con la presenza dei produttori, di professionisti del settore appassionati, domani, giovedì, prende il via “Giugno Slow”, fra tour enogastronomici, storici e ambientali sul filo dell’esperienza di vita e lavoro di Giuseppe Garibaldi.

Olio evo, birra, pompìa, tartufo, zafferano, riso, legumi, salumi, formaggi e altre eccellenze del gusto, della biodiversità e della sostenibilità accompagnano questa quarta edizione, fino a domenica 11 giugno, organizzata da Slow Food Gallura con il sostegno dell’Amministrazione comunale e il patrocinio di Slow Food Italia, del Parco Nazionale dell’arcipelago di La Maddalena e della Fasi – Federazione delle associazioni sarde in Italia.

«In questi anni, grazie anche alla sensibilità dell’Amministrazione comunale, Slow Food ha iniziato una lenta marcia verso una maggiore consapevolezza sull’importanza di qualificare l’offerta culturale grazie a un approccio che parla attraverso gli alimenti e chi li produce, e che valorizza le produzioni con impatti positivi sull’ambiente e sul clima», afferma Giuseppe Bonanno, per Slow Food Gallura. «Lo abbiamo fatto con gli agricoltori, i trasformatori e i vignaioli e puntiamo a rendere La Maddalena un punto di riferimento in questo scenario».

La filosofia di Slow Food, dichiara Stefano Cossu, consigliere comunale con delega agli Eventi, «si sposa con il nostro impegno di un turismo di qualità per La Maddalena che sappia coniugare la nostra cultura e la nostra storia con una visione di sostenibilità per i nostri territori. Il successo di “Vite e vite” si dimostra premiante per quel tipo di turismo dove sostenibilità ed eccellenze agroalimentari regionali vanno di pari passo». E Simona Gay, coordinatrice del progetto Giugno Slow spiega: «Nella nostra missione, accanto ai ristoratori locali, ci accompagnano quindici produttori sardi che animeranno, al piano terra del municipio, la “Casa Slow Food Sardegna” con una ricca proposta di prodotti buoni e sostenibili, espressione di identità territoriale e biodiversità isolana».

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