«Ci hanno dimenticato e hanno dimenticato le vittime, per questo scendiamo di nuovo in strada e protestiamo. Sono passati dieci anni dal crollo di Monte Pino e la Gallura non ha la Olbia-Tempio. Per questo sabato prossimo saremo tutti in sulla Provinciale e denunceremo con forza questa situazione»: la portavoce del Comitato di protesta, Giuseppina Pasella, annuncia così il sit in del 18 novembre nell’incrocio di Macchia Manna (tra la Provinciale 38 e la Statale 127). 

È l’ennesimo blocco sulla strada che dopo dieci anni è diventata il grande scandalo della viabilità gallurese. Il 18 novembre del 2013, nel pomeriggio, mentre Olbia iniziava a vivere le tragiche ore del Ciclone Cleopatra, un segmento della Provinciale 38 cedette alla pressione di una enorme massa d’acqua che si era accumulata a ridosso della strada. Persero la vita tre persone, ingoiate nella voragine che si aprì sotto le auto. Si chiamavano Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga. Mentre Veronica Gelsomino rimase gravemente ferita.

Dice Giuseppina Pasella: «Siamo in strada per loro, perché sono stati dimenticati le vittime e i loro familiari. Saremo in strada sabato mattina per denunciare di nuovo che la Provinciale 38 non è stata ancora ripristinata». L’opera era una di quelle inserite nel pacchetto emergenziale affidato ad Anas ed è l’unica a non essere mai stata completata. 

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