Il Tribunale del malato non ha dubbi: qualcuno dovrà rispondere penalmente per la chiusura delle guardie mediche durante le feste.

È successo in Sarcidano, Trexenta, Medio Campidano, Sulcis, Oristanese e Nuorese. Sos anche nei pronto soccorso: al Brotzu ambulanze in coda per ore.

Secondo Giorgio Vidili, segretario regionale di Cittadinanza Attiva e coordinatore del Tribunale del malato «ci sono tutti gli estremi per parlare di interruzione di pubblico servizio». «Un mese fa – ricorda – abbiamo promosso una class action per l'emergenza sanitaria in Sardegna. Chi è vittima dei disservizi deve segnalare e denunciare tutti i soprusi. Spesso molte persone non si vogliono esporre, ma adesso la situazione è ormai gravissima. Bisogna difendere la sanità pubblica e fare in modo che venga garantita l'assistenza di base».

«Anche la questione delle guardie mediche – dice Roberta Gessa, segretaria generale della Funzione pubblica Cgil Sardegna – si inquadra nei problemi generali della sanità. Ci vuole un piano di riorganizzazione del sistema e di tutti i servizi territoriali, Serve inoltre un piano straordinario di assunzioni».

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