In Sardegna mancano oltre 400 medici di base: 433, per l’esattezza. Tante sono le sedi vacanti messe a bando dall’assessorato regionale alla Sanità. Zone di montagna, pianura, coste e interno: a leggere l’elenco dei centri scoperti alla data del 31 dicembre, nessun territorio della Sardegna si salva: l’assistenza sanitaria di base manca quasi dappertutto.  

I camici bianchi interessati hanno tempo fino all’8 marzo per candidarsi. E la sindaca di Fonni, Daniela Falconi, non ripone fiducia nel buon esito della procedura: «Non credo che quei posti saranno tutti occupati», spiega, «in provincia di Nuoro mancano 55 medici di base». Ma sono 74 nella Asl di Sassari (11 nel capoluogo) e 128 in quella di Cagliari: 27 tra capoluogo, Monserrato, Quartucciu, Selargius, Settimo San Pietro. Anche i grandi centri non sono fuori dall’emergenza, quindi. 

La sindaca barbaricina lancia un appello, senza troppi giri di parole: «Assessore Doria, giunta regionale, consiglieri regionali tutti, ragazzi: qui è un casino», sottolinea, «trovate la forza, le risorse, la fantasia per ridurre questa emergenza. Oggi, che domani è già tardi. Serve la stessa fantasia utilizzata per arrivare “tutti insieme” a chiudere la finanziaria. Quando volete, ci avete dimostrato che potete. Dimostratecelo ancora», aggiunge la prima cittadina, con un filo di sarcasmo. 

Perché nel suo paese la situazione continua a peggiorare: «Da noi è andata in pensione la dottoressa Cugusi, secondo medico di base», avverte Falconi, «da oggi oltre 2000 pazienti fonnesi sono orfani». 

© Riproduzione riservata