Sant'Efisio in pellegrinaggio Notte alla parrocchiale di Sarroch
La 361esima edizione di Sant'Efisio è arrivata, e il cuore dei cagliaritani è tornato a sfilare nelle strade del capoluogo e non solo.
Un pellegrinaggio, quello del Santo, che da Cagliari proseguirà fino al 4 maggio, con il rientro in città del cocchio col simulacro, nella chiesetta di Stampace.
LA GIORNATA - L'ultima tappa della giornata di oggi è stata Sarroch, dove il santo trascorrerà la notte.
21.45 - Sant'Efisio riparte da Villa D'Orri in direzione Sarroch.
21 - Il simulacro è arrivato alla cappella della famiglia Manca di Vallermosa, Villa D'Orri, la penultima tappa prima di Sarroch, dove si svolgono la benedizione e il bacio della reliquia.
19.00 - Inizia la celebrazione della messa.
18.55 - La statua raggiunge la località "Su Loi". Il santo è circondato dai fedeli che, silenziosi, si avvicinano al simulacro per toccarlo per un attimo o per lasciare un biglietto con una preghiera. Insieme al cocchio, per la prima volta, hanno viaggiato le reliquie del Santo.
18.30 - Il cocchio di campagna, prima di raggiungere Sarroch, farà sosta a "Su Loi", borgata marittima di Capoterra, dove verrà celebrata una messa. Sant'Efisio è il patrono di Capoterra.
18.00 - Sant'Efisio ha iniziato il suo cammino verso Sarroch dove avverrà la prima sosta notturna. Il simulacro si è fermato più volte per permettere ai fedeli di avvicinarsi per una preghiera o anche solo per toccare la statua. È questo il momento in cui inizia il vero pellegrinaggio del Santo.
16.00 - Il Santo è stato vestito con i nuovi abiti. Il simulacro proseguirà il suo viaggio sul cocchio di campagna. Nuova tappa: la Maddalena spiaggia.
Poi raggiungerà la chiesetta di Su Loi e successivamente la cappella della famiglia Manca di Vallermosa, a Villa D'Orri.
Nella chiesa di Santa Vittoria verrà celebrata la messa dopo la sfilata nelle vie di Sarroch, luogo dove riposa il cocchio nella notte del primo maggio.
15.30 - L'arrivo a Giorgino, nella corte dei Ballero, del martire accompagnato dai pellegrini. Qui i componenti della famiglia spogliano il Santo dei suoi gioielli.
15.00 - Lasciato alle spalle il ponte della Scafa, il Santo sta per raggiungere Giorgino, dove farà una breve tappa cambiando il cocchio e abbandonando gli ori nella chiesetta della famiglia Ballero.
14.15 - Il cocchio seicentesco prosegue il suo percorso che lo porterà a Nora. Il simulacro rientrerà in città a mezzanotte di giovedì: qui avverrà il rito dello scioglimento del Voto.
13.30 - Le sirene delle navi in porto a Cagliari salutano l'arrivo del Santo dopo il passaggio dell'Alter Nos davanti al Municipio di via Roma. Parte del percorso è ricoperta da una coltre di petali ed essenze profumate: il rituale, in sardo s'arramadura, rappresenta l’omaggio dei devoti al Santo.
Il cocchio di città, in viale la Plaia dove la folla si è fatta più raccolta, si dirigerà verso casa Ballero dove il martire proseguirà il suo viaggio sopra quello di campagna. Destinazione Nora.
12.30 - Sant'Efisio circondato dai fedeli lascia la chiesa dopo la messa e inizia il suo cammino che lo porterà a Nora.
12.20 - Il giogo di buoi, arrivato nella piazzetta di Stampace, viene attaccato al cocchio che condurrà il Santo. Davanti alla chiesa del martire, confratelli e consorelle fanno da corona alla benedizione lanciando petali sugli animali.
10 - Le traccas hanno iniziato la discesa da viale Sant'Ignazio verso Largo Carlo Felice e via Roma, seguite dai gruppi dei vari paesi della Sardegna.
9.30 - L'Alter Nos, Fabrizio Marcello, e i 23 confratelli della Guardiania, sono arrivati a Palazzo Bacaredda intorno alle 9.30. Qui il sindaco Massimo Zedda ha messo al collo di Marcello il Toson d'oro (il celebre pendaglio donato nel 1679 dai re spagnoli al Comune di Cagliari) e la fascia tricolore, insegne della municipalità. Poi il gruppo è partito alla volta della chiesetta di Stampace dove è iniziata la messa.
8.30 - Lungo il percorso del Santo centinaia di persone osservano lo straordinario spettacolo di devozione e tradizione.
PICCOLO INCIDENTE PRIMA DELLA PARTENZA - Fabrizio Pau, il terzo guardiano di Sant'Efisio, è stato disarcionato da cavallo nella piazzetta della chiesa di Stampace. Fortunatamente non ha subito conseguenze e dopo le cure ha ripreso regolarmente il suo posto. Alla caduta hanno assistito anche alcune consorelle dell'Arci confraternita, una delle quali ha avuto un leggero malore per lo spavento.
LA PROCESSIONE - La statua del Santo viene portata in processione per sciogliere un voto fatto dalla Municipalità nel 1656 nel chiedere la liberazione di Cagliari dalla peste.
A Sant'Efisio la fede popolare attribuisce anche altri interventi miracolosi, come quello del 1793 che scompaginò la flotta rivoluzionaria francese dell'ammiraglio Laurent Truguet che si apprestava ad invadere Cagliari, dove si era rifugiata la famiglia del Re di Sardegna.
La protezione del martire guerriero è stata sempre chiesta dai militari sardi ed è questa la ragione per la quale i cappellani della Brigata Sassari hanno chiesto all'Ordinario Militare d'Italia di ottenere dal Vaticano la proclamazione di Sant'Efisio come protettore della grande unità.
Il cocchio seicentesco con la statua di Sant'Efisio, trainato da due giganteschi buoi, lasciata l'antica chiesetta di Stampace, attraverserà le vie del centro storico salutato dalla folla e dal suono delle sirene delle navi al momento della sosta sotto il palazzo comunale di via Roma.
Il simulacro rientrerà a Cagliari da Nora, la città costiera punico-romana luogo del martirio, la notte del 4 maggio dopo un'intensa serie di celebrazioni religiose.
LA DIRETTA - Le emozioni di questa secolare tradizione verranno raccontate, come ogni anno, su Videolina e Radiolina.