Monoclonali, si parte: "Terapia sicura per i pazienti ad alto rischio"
Al Santissima Trinità il centro di riferimento regionale, fondamentale la collaborazione con i medici di basePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Si parte anche in Sardegna con la cura degli anticorpi monoclonali anti-Covid, farmaci che vanno somministrati nella fase iniziale dell'infezione e - questa l'indicazione dell'Aifa che ha autorizzato l'uso dei preparati delle aziende Regeneron e Eli Lilly - solo su pazienti ad alto rischio.
Il centro di riferimento regionale è la farmacia ospedaliera del Santissima Trinità di Cagliari che già dispone delle scorte a disposizione di tutti gli ospedali dell'Isola.
"Possiamo iniziare in qualsiasi momento non appena arrivano le segnalazioni da parte dei medici di famiglia e delle Usca - spiega Goffredo Angioni, responsabile di Malattie infettive del primo presidio Covid della Sardegna - ma serve una forte collaborazione col territorio".
Sono i medici di base e le équipe che seguono gli infetti a domicilio a individuare i pazienti con precise caratteristiche che necessitano della terapia monoclonale: "Ci sono parametri ristretti: il paziente deve presentare condizioni di alto rischio, ad esempio perché anziano, obeso, immunodepresso; una sintomatologia comparsa da pochi giorni; non deve essere sotto ossigeno e non deve essere ospedalizzato".
"Sono quanto di meglio concettualmente la tecnologia biomedica possa offrire oggi - dice Stefano Del Giacco, immunologo dell'Aou di Cagliari - Un farmaco di precisione, blocca sul nascere l'infezione o perlomeno si riduce moltissimo la carica virale circolante".
(Unioneonline)
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