"Io non lo odio ma lui non deve tornare libero, per la salvezza sua e per quella di tanti altri bambini. Fu lui a definirsi 'mostro' e a dire nel processo che lo avrebbe rifatto se fosse tornato libero".

Con queste parole Silvana Sebastiani, madre di Lorenzo Paolucci, una delle vittime di Luigi Chiatti, ha commentato la lettera inviata da quest'ultimo a L'Unione Sarda per chiedere "scusa" per gli omicidi commessi.

Chiatti, giudicato semi-infermo di mente e dunque recluso oggi al Rems di Capoterra, dove dovrebbe restare almeno fino al 2020, dopo la condanna a 30 anni, aveva chiesto il perdono delle famiglie dei due bambini uccisi tra il 1992 e il 1993, Simone Allegretti e appunto Lorenzo Paolucci, assicurando: "Se potessi tornare indietro non rifarei mai quello che ho fatto perché ciò che ho fatto è distruzione della vita e disprezzo del creato".

Una missiva contenente anche l'auspicio a un anelato ritorno in libertà.

"Non può essere cambiato - ha aggiunto la Sebastiani, nelle sue dichiarazioni riportate da alcuni siti - in questo poco tempo che è passato. Sono convinta che la lettera non l'abbia scritta lui, che è comunque molto intelligente. Doveva uscire ma poi chi doveva decidere ha detto di no e quindi penso che Chiatti abbia deciso di adottare un'altra tattica".

Il dolore dei genitori di Lorenzo Paolucci durante i funerali (Ansa)
Il dolore dei genitori di Lorenzo Paolucci durante i funerali (Ansa)
Il dolore dei genitori di Lorenzo Paolucci durante i funerali (Ansa)

Sulla stessa lunghezza d'onda il legale delle famiglie delle vittime, Giovanni Picuti.

"Non si può dare credito alle parole e alle promesse palesemente interessate, di uno squilibrato dichiarato parzialmente incapace di intendere e di volere", ha detto l'avvocato.

"Noi - ha aggiunto - abbiamo sempre sostenuto, aderendo alla sentenza di primo grado emessa dalla Corte d'Assise di Perugia, la sua piena capacità di intendere e di volere, conseguenza della sua lucidità mentale, requisito quest'ultimo messo in discussione dalla sentenza della Corte d'Assise d'Appello, che a questo punto torna utile, peraltro, per non prendere in considerazione le sue buone intenzioni manifestate attraverso la lettera di scuse".

D'altronde, la decisione di inviare una lettera a L'Unione Sarda sarebbe stata presa da Chiatti autonomamente, senza alcun confronto con il proprio legale.

Come conferma quest'ultimo, Guido Bacino: "Non avevo assolutamente idea che avrebbe inviato questa lettera. Ha fatto tutto in totale autonomia. Non posso giudicare quel che ha detto, certo sicuramente registro che c'è un cambiamento perché non ha mai rilasciato dichiarazioni, anche se ha ricevuto decine e decine di richieste, e che adesso invece fa una lettera aperta alla stampa", ha dichiarato il legale.

(Unioneonline/l.f.)

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