Valerio De Giorgi, il consigliere regionale del gruppo Misto arrestato la settimana scorsa con le accuse di corruzione, tentata truffa e voto di scambio, non si è presentato al Palazzo di giustizia di Cagliari ma ha fatto sapere di avvalersi della facoltà di non rispondere. Quindi per lui, difeso dall’avvocato Massimo Ravenna, niente interrogatorio di garanzia.

Davanti al Gip è comparso invece il costruttore di Quartucciu Corrado Deiana, anche lui ai domiciliari per presunta corruzione: secondo la ricostruzione del nucleo di polizia economico finanziaria della Finanza, in cambio di un emendamento alla legge sul Piano casa avrebbe dato quattro appartamenti a De Giorgi a seguito di una permuta. L'imprenditore - difeso dal legale Franco Villa - ha chiesto e ottenuto di rilasciare brevi dichiarazioni spontanee: ha detto che i suoi rapporti con il consigliere regionale avevano i contorni di una consulenza e che tutelava gli interessi delle imprese edili.

Mentre per quanto riguarda la permuta fatta col terreno della famiglia del politico, a suo dire era perfettamente in linea con i meccanismi del mercato, tanto che c'era pure il piano finanziario della banca.

Per domani è infine previsto l’interrogatorio del collaboratore di De Giorgi, Marco Pili, assistito dagli avvocati Renato Chiesa e Pierandrea Setzu, indagato per l’ipotesi di tentata truffa per aver cercato di far ottenere un contributo regionale da 650mila euro alla Pro Loco Città di Cagliari, fondata e controllata - secondo l'accusa - direttamente dal consigliere regionale attraverso parenti e persone a lui vicine.

(Unioneonline/s.s.)

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