Mercoledì mattina, alle 10, in piazza del Carmine a Cagliari, concomitanza con l'udienza del Tar per decidere sul ricorso contro il nuovo piano regionale dei rifiuti (presentato dal comitato Non Bruciamoci il Futuro, dall'associazione Zero Waste Sardegna, dai Comuni di Sarule, Olzai, Gavoi e Arzana), si terrà un sit-in.

Partecipano tanti cittadini, comitati e associazioni che in questi anni si sono battuti contro gli inceneritori e discariche, chiedendo alla Regione di orientarsi verso la cosiddetta Economia Circolare, come indicato dall'Unione europea, quindi di investire le risorse nel riuso, nel recupero, nel riciclo di tutti i materiali.

"Il Comitato Non bruciamoci il Futuro e l'Associazione Zero Waste Sardegna - è scritto in un comunicato - auspicano che il Tar Sardegna possa accogliere le motivazioni del ricorso e si possa così aprire una nuova fase che garantisca il diritto dei cittadini a partecipare alle scelte che incidono sulla qualità della loro vita".

Intanto la Regione, rispondendo a un quesito posto dal sindaco di Macomer Antonio Succu, che aveva scritto una lettera esprimendo preoccupazione per i contenuti della diffida della Provincia e sulle inosservanze riscontrate, dopo l'ispezione dell'Arpas di Oristano negli impianti per il trattamento dei rifiuti di Tossilo, afferma che non esistono situazioni di pericolo e di danno ambientale.

La risposta è affidata all'assessorato regionale all'Ambiente. L'assessorato, tuttavia, impone alla Tossilo Spa l'obbligo di adempiere a quanto prescritto dalla Provincia nei tempi stabiliti.

Un intervento, quello della Regione, che però non rassicura i comitati ambientalisti e anche la minoranza in Consiglio comunale, che chiede un approfondimento per quanto riguarda la salute dei cittadini.
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