Cagliari, truffa ai giovani imprenditoriDenunciati due consulenti, 30 le vittime
I giovani imprenditori davano un acconto a due consulenti cagliaritani per poter usufruire di finanziamenti statali che non arrivavano mai. La truffa è stata smascherata dalla Guardia di Finanza di Cagliari.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Promettevamo a giovani imprenditori di far loro ottenere finanziamenti, facendosi anticipare parte delle provvigioni senza far partire mai l'iter per ottenere gli incentivi. I militari della Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza hanno scoperto due sedicenti consulenti finanziari, Gianluigi Rando, 34enne di Assemini e Carlo Cappai, 32 anni di Quartucciu, che sono stati denunciati per truffa. I due avrebbero intascato oltre centomila euro di provvigioni illegalmente.
Secondo quanto accertato dai militari del nucleo di polizia tributaria, coordinati dal colonnello Nicola De Benedictis, i due avrebbero proposto a una trentina di giovani imprenditori della Sardegna ma anche di altre regioni come il Lazio e le Marche, di usufruire di incentivi statali per inaugurare nuove attività produttive. Nelle loro due sedi operative di Cagliari e Roma incontravano gli imprenditori ai quali mostravano tutta la documentazione e il business plan per gli investimenti, facendo anche credere loro di aver inoltrato al Ministero per lo sviluppo economico la richiesta di finanziamento. In questo modo riuscivano a farsi consegnare dalle vittime, a titolo di anticipo sulle provvigioni, dai 2 mila ai 7 mila euro, chiedendo dopo un breve periodo altre somme di denaro. Gli imprenditori, ignari di essere finiti nelle mani di due truffatori, avrebbero consegnato loro il denaro e contemporaneamente avrebbero avviato tutti gli investimenti per le attività facendo affidamento sui finanziamenti statali. Ma il denaro non sarebbe mai arrivato e i giovani imprenditori, oltre ad aver perso i soldi dati ai truffatori, hanno dovuto pagare per gli investimenti già effettuati.
Sono state proprie le denunce di alcune delle vittima a fare scattare le indagini che hanno portato alla denuncia dei due e alle perquisizioni effettuate nei loro uffici e nelle loro case. Sequestrati documenti e computer. L'attività investigativa, coordinata dal sostituto procuratore Andrea Massidda, non si è ancora conclusa. Il numero delle vittime potrebbe ancora crescere.