Cagliari, traffico internazionale di cocaBlitz all'alba della Mobile, cinque arresti
Gli agenti della Squadra Mobile di Cagliari all'alba hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico internazionale di droga. Una quinta persona è ricercata.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il provvedimento restrittivo è stato notificato a Roberto Palla, di 46 anni, che già si trova in carcere da giugno dello scorso anno quando la Mobile cagliaritana lo bloccò con cinque chilogrammi di cocaina. Il fratello di Roberto Palla, Giuliano, si trova invece in Belgio: è ricercato e scatterà il mandato internazionale di cattura. Arrestati, e accompagnati in a Buoncammino, altre tre persone: Matteo Mostallino, 29 anni di Sestu, Danilo Congiu (30) di Assemini e Bernardino Ferru (48) di Sestu. La banda, secondo quanto ricostruito dagli agenti della Mobile, coordinati dal primo dirigente Leo Testa, sarebbe specializzata nel traffico internazionale di cocaina, dal Belgio all'Italia. Oltre al carico intercettato lo scorso anno i poliziotti avrebbero ricostruito almeno altri due trasporti di stupefacenti. Il valore della droga portato nel Cagliaritano supererebbe i 700mila euro.
LE INTERCETTAZIONI - Parlavano di lavori di tinteggiatura, di ristrutturazione e di opere legate al mondo dell'edilizia, ma in realtà si riferivano a consegne di cocaina i membri della banda specializzata nel traffico internazionale di stupefacenti, con un giro per milioni di euro. In cella con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga sono finiti Danilo Congiu, di 30 anni, operaio originario di Sestu ma residente ad Assemini, che nell'organizzazione avrebbe rivestito il ruolo del corriere; Bernardino Ferru, di 48, di Sestu, titolare di una ditta di autotrasporti che avrebbe messo a disposizione i mezzi per far arrivare dal Belgio alla Sardegna la droga, e Matteo Mostallino, di 29, nipote acquisito di Roberto Palla, di 46, raggiunto dal provvedimento restrittivo in carcere dove si trova rinchiuso da giugno dello scorso anno quando fu arrestato con cinque chilogrammi di cocaina. Ricercato, invece, il fratello di Roberto Palla, Giuliano, di 48, che secondo gli investigatori della Polizia, coordinati dal primo dirigente Leo Testa, sarebbe stato al vertice dell'organizzazione assieme al fratello, finanziando e procacciando la droga. Giuliano Palla si troverebbe all'estero, forse in Belgio, nazione da cui avrebbe gestito il traffico di vivendo nel lusso, tra ville e grosse auto.
Le indagini della Squadra Mobile, inizialmente coordinate dalla Dda di Cagliari e poi passate al sostituto procuratore Guido Pani, hanno permesso di far piena luce sul traffico di cocaina gestito, secondo gli inquirenti, da una organizzazione di tipo familiare. Quattro i carichi di stupefacente che i poliziotti sono riusciti ad accertare dal 2008 al 2011, oltre 20 i chilogrammi di cocaina finiti fra Sestu e Assemini e poi smerciati nel cagliaritano grazie a una fitta rete di piccoli e grandi spacciatori. Un giro d'affari milionario, un'organizzazione di "alto profilo" - come l'ha definita, in conferenza stampa, il dirigente Testa - che oggi ha subito un duro colpo. Le indagini della Polizia, però, proseguono per individuare fornitori e spacciatori al dettaglio.