«Bisognerebbe fargli un monumento», sostiene Maurizio Corona, odontoiatra, agopuntore, teorico della psico-bio-genealogia. Figura tra i pochissimi medici italiani che seguono, con entusiamo e convinzione, la ricetta di Rike Geerd Hamer. Indifferenti ai fulmini della medicina tradizionale.

Tutta colpa delle emozioni?

«Viviamo di emozioni. Noi e gli animali. Senza, saremmo morti. È vero che possono giocarci brutti scherzi ma solo quando ci allontaniamo da noi stessi per imboccare strade o modi di essere che non ci sono congeniali né ci appaiono autentici».

La malattia non esiste, dice Hamer.

«Esiste eccome. Ma non per le cause generiche che di solito indichiamo: batteri, virus, eccetera. Altrimenti qualcuno dovrebbe spiegarmi perché l'epidemia di Spagnola, che colpì il mondo tra il 1916 e il 1919, uccise solo cinque milioni di persone e non l'intero pianeta».
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