Il Gruppo di Intervento giuridico contro la proposta presentata dalla Regione Sardegna ai ministeri competenti per la valutazione della proroga dell’esercizio venatorio – solo per il cinghiale – affinché il calendario ricomprenda anche le 4 domeniche di febbraio.

«La stagione della caccia al cinghiale per legge deve chiudere entro il 31 gennaio», sostiene l’associazione ambientalista, che aggiunge: «La motivazione è ormai un leit motiv: “gli agricoltori… lamentano danni sempre crescenti alle colture”, poi “il numero dei sinistri stradali causati dai cinghiali è aumentato significativamente, fino a superare, durante il 2022, i 1.200 eventi”. In realtà, non si ha notizia di un aggiornato riscontro dei danni effettivi apportati al settore agricolo dalla fauna selvatica, con particolare riferimento al cinghiale (Sus scrofa meridionalis), ma sono pubblicamente disponibili solo dati risalenti a 10 anni fa (report sui danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica in Sardegna (2008-2013) con importi decisamente modesti (fino a 400 mila euro nel 2013) - osserva il Grig - Nemmeno si ha un dato aggiornato e reso pubblico sugli incidenti stradali causati dai cinghiali (nel 2014 gli incidenti causati da tutta la fauna selvatica sono stati circa 500)».

L’associazione riprende altre informazioni: «La recente indagine nazionale condotta dall'Ispra sulla gestione del cinghiale nel periodo 2015-2021 ha visto la stima della presenza di circa 1,5 milioni di esemplari su tutto il territorio nazionale, in crescita nonostante i circa 300mila esemplari abbattuti ogni anno (con una crescita del 45% nel periodo considerato rispetto agli anni precedenti). E un aumento dei danni in agricoltura stimati in una media annuale di 17 milioni di euro su tutto il territorio nazionale – viene spiegato - Secondo la recente indagine nazionale Ispra, la Sardegna non rientra, comunque, fra le regioni dove i cinghiali hanno causato maggiori danni all'agricoltura».

Il Grig, in definitiva, chiede ai ministri dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e all'Ispra di esprimere un formale diniego alla proposta di proroga della caccia al cinghiale in Sardegna in regime ordinario per le quattro domeniche di febbraio 2023, in quanto «in palese violazione del periodo massimo di caccia previsto». 

(Unioneonline/s.s.)

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