Alle Saline il "sì" della telegiornalista
La giornalista di Mediaset Alessandra Balletto ha sposato ieri a Cagliari Marco Verna, dirigente di un'importante agenzia pubblicitariaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nella chiesetta delle Saline l'aria si taglia a fette: la piccola navata scoppia di invitati e fuori la temperatura è (finalmente) estiva. «Ma Ale voleva sposarsi qui, le piaceva molto. Ha fatto il diavolo a quattro», dicono le amiche in tacco dodici e spolverino scuro. Alessandra Balletto poteva scegliere: o Milano, dove vive, lavora e ha conosciuto il marito Marco Verna (dirigente di una importante agenzia di pubblicità), o Cagliari, dove ha abitato per una vita e dove abita la famiglia. Così la scelta non poteva che ricadere sulla chiesa-bomboniera di viale La Palma, che apre solo per cerimonie particolari.
CERIMONIA E il matrimonio della giornalista trentacinquenne - ex Tg4, Controcampo e, ultimamente Domenica 5 con Barbara D'Urso - vale la riapertura della cappella in stile gentilizio all'ingresso del Parco di Molentargius. Gli invitati sono cento e arrivano alle 19, puntuali come la sposa e lo sposo. Abito bianco classico con velo e spalle scoperte per lei, due bottoni nero per lui con una cravatta color ghiaccio. Il parroco celebra la messa in uniforme porpora, mentre nei sedili la gente si sventola con le partecipazioni. Si sventola il padre Sandro, Presidente della Provincia di Cagliari dal 2000 al 2005. Cerca un po' di fresco anche l'amico Saverio Ferrante, direttore generale dello stesso ente in quegli anni.
I VIP INVITATI Massimo Oddo invece a un certo punto alza bandiera bianca: il calciatore del Milan, sposato con la cagliaritana Claudia Crivelli, esce dalla chiesa e accende una sigaretta mentre cerca disperatamente l'ombra. La cerimonia è sobria: la sposa arriva sulla Mercedes nera del padre, cammina sulla passerella bianca che porta dal cancello d'ingresso fino ai pochi gradini della chiesa. Due cesti di rose candide all'ingresso, sui banchi i libretti del matrimonio rilegati con una decorazione di pasta salata a forma di fiore.
L'USCITA La messa dura quasi un'ora: dopo la fine della celebrazione e dei canti, finalmente gli sposi escono sul sagrato. Alle 20 tutti si trasferiscono alla Paillote per il rinfresco, scortati dai “padroni di casa” Francois Modesto e Valentina Merella. Nello stabilimento di Calamosca i preparativi sono iniziati nel pomeriggio: nella terrazza sulla riva del mare si preparano i tavoli per l'aperitivo e l'antipasto mentre su, nei gazebo bianchi, si apparecchia per i 105 invitati. Il catering, affidato alle mani di Alessandro Taras, giovanissima - ventisei anni - mente dell'agenzia “Blue eyes”, è basato su un menu di pesce. Nell'angolo del crudo ci sono le ostriche, i gamberi e i vongoloni. E ancora: finger food e salumi sardi, dal prosciutto crudo di Arzana al guanciale di Villagrande Strisaili, poi la frittura calda con gli stecconi di polpo e cozze.
TUTTI IN TAVOLA Il primo? «Fregola ai frutti di mare sgusciati e culurgiones ogliastrini», racconta Taras mentre controlla la disposizione dei tavoli. La seconda portata è sempre di pesce: i camerieri servono un cartoccio alla zuppa di scorfani. Niente champagne o vini particolari. Per i vini, la scelta ricade sui - pur ottimi - bianchi e rossi sardi. Sui tavoli, in un ricevimento con luci soffuse e un filo di luna a picco sul mare, vengono portate casse del carignano Rocca Rubia, cantina di Santadi, e di Costamolino, vermentino degli Argiolas. Le fette di torta vengono servite giù, insieme a un lieve venticello che rinfresca la serata. E gli invitati finalmente sorridono.
MICHELE RUFFI