2 Giugno, anche l’Isola in festa. Todde: «Donne determinanti nella nascita della Repubblica»
Cerimonie a Cagliari e in tutta la Sardegna per celebrare il 78esimo annivesario del referendum sulla forma di governo che sancì la sconfitta della monarchiaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Il 2 Giugno 1946 il popolo italiano fu chiamato, attraverso un referendum storico, a scegliere la forma di governo per il nostro Paese. Tra monarchia e repubblica fu proclamata la vittoria della forma repubblicana. Quel giorno le donne italiane votarono per la prima volta. In 13 milioni si recarono alle urne, uno in più rispetto agli uomini. Quel giorno le donne italiane furono determinanti per la nascita della Repubblica, che oggi festeggiamo. Voglio celebrare la Festa della Repubblica con questo ricordo e una considerazione: quando le donne vengono messe nelle condizioni di esprimersi, possono essere determinanti. Buona Festa della Repubblica».
Questo il messaggio postato su Facebook dalla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde in occasione del 2 Giugno, Festa della Repubblica. La governatrice ha partecipato alla cerimonia solenne a Nuoro, ma iniziative di celebrazione del 78esimo anniversario della nascita della Repubblica sono state organizzate in tutti i Comuni dell’Isola.
A Cagliari la cerimonia si è tenuta al Bastione (VIDEO), dove è risuonato l’Inno di Mameli, alla presenza delle autorità civili e militari.
«La Festa della Repubblica – ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini nel corso della sua visita in Prefettura a nome dell’assemblea – deve essere un momento di riflessione sulla pace e l’unità» e «deve rappresentare, la volontà di una nuova pace e il rinnovo dello spirito della fratellanza tra i popoli».
«Quest’anno la festa - ha aggiunto Comandini - assume un valore particolare. Gli scenari internazionali sono preoccupanti ma sono convinto che grazie al dialogo e alla unità riusciremo a superare anche questo momento. Dobbiamo lavorare insieme per rimuovere gli ostacoli di ordine economico politico e sociale, per promuovere il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione dei cittadini alla vita istituzionale. La pace, l’unità e la coesione tra i popoli sono le basi per il nostro futuro e per quello delle generazioni più giovani», ha concluso il presidente del consiglio regionale.
(Unioneonline)
Immagini di Stefano Anedda