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Turismo in Toscana, la nuova frontiera è l'empatia
13 ottobre 2025 alle 15:45
Rimini, 13 ott. (askanews) - La Toscana riscrive il suo modo di raccontarsi. Non più solo monumenti e paesaggi di cartolina, ma un turismo che mette al centro l'empatia, la sostenibilità e la capacità di emozionare chi arriva - e chi ci vive."Cerchiamo sempre nuove chiavi di narrazione per raccontare la cultura, perché sarebbe troppo facile parlare di cultura in generale in Toscana - ha spiegato Clara Svanera, coordinatrice del turismo culturale femminile di Toscana Promozione Turistica - e puntiamo moltissimo sulle grandi eccellenze del passato e del presente. Oggi abbiamo celebrato, per esempio, gli 80 anni dalla morte di Pietro Mascagni, che portiamo in giro per il mondo come veicolo di promozione, insieme al grande maestro Puccini e all'artigianato, una delle chiavi di narrazioni più importanti". Tra i progetti di maggiore impatto c'è anche "Benvenute", dedicato al turismo femminile: "È una delle nostre narrazioni più potenti - ha aggiunto - un progetto nato tre anni e mezzo fa che racconta l'accoglienza empatica che le donne in Toscana possono offrire alle viaggiatrici di tutto il mondo".La filosofia toscana si rafforza anche attraverso alleanze internazionali. È stata appena presentata una nuova partnership con la regione portoghese dell'Alentejo, decimo accordo europeo per Toscana Promozione Turistica, che punta a condividere know-how e strategie sui mercati globali. Un'alleanza che guarda anche ai Paesi sudamericani di lingua portoghese, come nuova frontiera di sviluppo."La grande sfida per i prossimi anni sarà trovare un maggiore equilibrio tra numero di visitatori e residenti, ma anche offrire belle esperienze a chi arriva. L'overtourism è un problema anche per chi visita un territorio - ha detto il direttore di Toscana Promozione Turistica - Nelle ricerche emerge questa attenzione al bello che si ritrova soprattutto nel paesaggio toscano che diventa in realtà l'attrattore per eccellenza. Ed è un concetto molto moderno, anche molto attento alla sostenibilità perché in qualche maniera è un uomo che trasforma ma non distrugge, migliora quello che lo circonda, cerca di trovare un'armonia con tutto quello che appunto ha intorno e questo è un concetto meravigliosamente rinascimentale, ma anche meravigliosamente contemporaneo. È un po' la sfida delle sfide che ci facciamo in questo mondo. Quindi su questo e sul viaggio come rinascita personale come momento di esperienza che arricchisce, abbiamo costruito tutta la campagna di comunicazione che è molto sulle emozioni che produce la Toscana, le belle emozioni che produce la Toscana, quindi un modo un po' diverso di raccontare un territorio".Nel frattempo, la mappa della regione si fa più ampia. Con il progetto "Toscana diffusa", borghi e aree meno note entrano a pieno titolo nel racconto collettivo: dal cappello di paglia di Signa al "jeans di Genova", storie e produzioni locali diventano tappe di un itinerario che intreccia artigianato, creatività e identità.