Tre colpi di pistola esplosi in faccia. Un proiettile entrato vicino a uno zigomo e uscito sopra la nuca, con effetti letali, un altro entrato nella parte inferiore del viso e un terzo che ha colpito Cinzia Pinna di striscio. Tre tiri in rapida sequenza, a distanza ravvicinatissima, colpi di arma da fuoco che non sembrano compatibili con la risposta ad una aggressione. Probabilmente esplosi a bruciapelo, tanto che i proiettili sono entrati e usciti dalla testa della vittima. Colpi che, se confermati, rimettono in discussione la dinamica dell’atto che ha tolto la vita alla donna di Castelsardo. I dati che via via arrivano ai pm dai consulenti (in questo caso dall’autopsia e dagli accertamenti radiologici sul corpo della vittima) stanno riscrivendo il racconto del delitto di Conca Entosa.

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