Storie di donne speciali: Julia Carta, la strega di Siligo

08 marzo 2024 alle 15:45aggiornato il 08 marzo 2024 alle 15:47

Questa è una storia avvolta nel mistero, come tanti racconti che riguardano le donne dotate di un dono speciale: quello di essere delle guaritrici.

Le hanno chiamate streghe, ma erano donne libere, forti, facevano paura a molti, venivano tenute a distanza e guardate con sospetto. Per un lungo periodo perseguitate e messe al rogo
Julia Carta è una di loro e oggi è ricordata come la strega di Siligo, la più famosa della Sardegna perché la sua storia processuale, durata un decennio, è tra le più importanti e dettagliate della storia dell'inquisizione spagnola nell'isola.

Julia Carta, nasce a Mores nel 1561 da una famiglia povera, è stata la nonna a trasmetterle antichi saperi legati al potere delle erbe, degli amuleti, delle parole magiche.
A 25 si sposa con un contadino e si trasferisce a Siligo, qui affina le sue capacità grazie agli insegnamenti di altre donne. Presto la fama di Julia come guaritrice e indovina si diffonde, per chiedere il suo aiuto arrivavano anche dai paesi vicini.
Finché il 18 giugno del 1596, sulla base delle accuse di una ragazza, un commissario della Santa Inquisizione, arresta Julia Carta per affermazioni eretiche e pratiche magiche.
Inizia così il suo calvario, ha un bambino di appena 4 mesi quando viene rinchiusa nel carcere di Sassari subisce due processi in 10 anni, sarà costretta a umiliarsi pubblicamente ammettendo le sue colpe .
Quando l'arrestano per la seconda volta, nel 1604, giudici dell'inquisizione grazie alle torture riescono a farle confessare atti di stregoneria. Scampò al rogo, ma le carte processuali non consentono di stabilire quale fu la condanna definitiva.
Da allora di lei si sono perse le tracce. Un alone di mistero che ha contribuito a rafforzare la sua memoria. Nel 2012 il Comune di Siligo ha presentato richiesta alla prefettura di Sassari per intestare una strada del paese a Julia Carta, ma è stata negata, perché ritenuta una figura ''discutibile''.
Sono trascorsi quasi 500 anni ma certi pregiudizi sembrano eterni, la caccia alle streghe forse non è finita.

La sua vita e quella di tante altre in “Storie di donne speciali”.