Il lockdown ha fatto male ai nostri bambini: pur proteggendoli dal rischio di contagio, infatti, la quarantena ha lasciato importanti strascichi a livello psicologico sui più piccoli.

Il 65% dei bambini sotto i 6 anni e il 71% di quelli sopra i 6, a causa della quarantena per il coronavirus ha accusato problematiche comportamentali di varia natura e sintomi di regressione.

A confermarlo l'indagine sull'impatto psicologico e comportamentale del lockdown nei bambini e negli adolescenti in Italia condotta su 6800 famiglie dall'ospedale pediatrico Gaslini di Genova durante l'isolamento a casa, tra il 24 marzo e il 3 aprile.

I più piccoli, sotto i 6 anni, hanno mostrato in moltissimi casi episodi di irritabilità, difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni, inquietudine, ansia da separazione, paura del buio, pianto inconsolabile.

I più grandi, giovani e adolescenti, in un numeri assoluti maggiori hanno evidenziato una sensazione di fiato corto, difficoltà a addormentarsi e fatica a svegliarsi, irritabilità/cambiamento di umore, utilizzo improprio dei media e scarsa collaborazione alle attività domestiche.

(Unioneonline/v.l.)
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