Sabino Cassese: «Meloni realista, basta con le divisioni del passato»
Sabino Cassese, ospite a Radar su Videolina, inquadra l’azione di Giorgia Meloni sul ‘’ponte’’ tra politica interna e politica estera. Con un doppio riferimento: Togliatti e De Gasperi. La sintesi è tra presente e futuro: «Non guardare alle divisioni del passato, prendere lezioni dalla realtà, collocarsi nella tradizione migliore, atlantista ed europeista»
Giudice emerito della Corte Costituzionale e ministro della Funzione Pubblica nel governo Ciampi, Sabino Cassese evidenza del Governo Meloni «la sua lealtà europea, una diversificazione rispetto al modello nazionalista».
Sull’opposizione Cassese taglia corto: «Parliamo intanto di ‘’opposizioni’’. Le vedo molto male per due motivi: l’eccessiva frammentazione e il vuoto politico. In che cosa si contraddistinguono?»
Sullo sviluppo territoriale Cassese interviene a favore delle Zes, le zone economiche speciali. Con una precisazione che tocca in particolare la Sardegna, ‘’inclusa’’ nella Zes unica del Mezzogiorno con una dotazione di infrastrutture ancora insufficiente. «Zes più piccole e più forti» dice Cassese. «La Zes deve funzionare come una vera incubatrice. Se gli elementi che servono non ci sono tutti, la Zes non funziona. Non bastano i privilegi fiscali. Le big tech americane sono nate grazie a una ‘’bolla’’. Ma la ‘’bolla’’ deve avere tutte le caratteristiche necessarie per essere efficace»
