Qual è il significato di “Boi solu no tirat carru”

16 novembre 2022 alle 21:58

“Boi solu no tirat carru” è un espressione in sardo che significa “un solo bue non traina un carro”. Un modo di dire che si usa per indicare qualcosa che non si può fare da soli. L’origine è legata al mondo agreste. I buoi hanno avuto un’importantissima funzione nell’agricoltura sarda: erano indispensabili per arare i campi quando non esisteva il trattore.

Quando parliamo di buoi emerge una curiosità nota a pochissimi e si configura come una tradizione antica ed affascinante che vede l’usanza di dare ai buoi due nomi che, messi insieme, formano una frase. Una consuetudine per chi era proprietario di un giogo di buoi o di mucche.

In passato per l’aratura venivano aggiogati due buoi o due vacche e, per addestrarli, i loro contadini davano loro dei nomi che uniti formavano frasi come: “sola sola, ti invecchi” per indicare magari una donna zitella. Due nomi che formavano una frase di senso compiuto quasi ad indicare che fossero una cosa sola per la riuscita della funzione per cui erano stati allevati.

Altri esempi di nomi utilizzati per due buoi possono essere:

“Non assimilarti” e “Al fiore” in riferimento a una donna che pensa di essere bella
”Da vecchio, Ti incurvi”
”Aspettami, Non avere fretta”
”Ciò che hai fatto, Lo paghi”

Un’usanza che non resta ancorata nel passato e che ancora oggi viene tenuta viva, come si può desumere dal fatto che ogni anno per Sant’Efisio, a maggio, scopriamo i nomi dei buoi che traineranno il carro del Santo. Nel 2013 per esempio erano: “Mancai ci provasa” e “Non ci arrenescisi” che significa: “Anche se ci provi, Non ce la fai”. Nel 2022 i buoi che trainavano il cocchio del Santo erano “Mancai n’di neranta” e “Non di fatzu contu” che significa: “Nonostante se ne dicano, Non ne tengo conto”

Delle frasi che non avevano solo lo scopo di chiamare i buoi, ma che diventavano anche uno strumento per prendersi beffa di qualcuno come un amico poco fidato. In questo caso i buoi si chiamerebbero rispettivamente “S’amigu” e “Pagu Fidau”. Frase che poteva essere utilizzata, e detta a gran voce, quando “quell’amico” magari passava. Ma poteva essere anche una frase per indicare degli eventi piacevoli, di buon auspicio, o come strumento di sfogo per indicare magari una delusione amorosa.