Porto Torres, il sindaco sul caso di violenza familiare che vede coinvolto un consigliere: "Faccia un passo indietro e si dimetta"

Un flash mob contro ogni forma di violenza sulle donne. Diverse centinaia di cittadini di Porto Torres si sono organizzati e hanno inscenato alle ore 15 a Porto Torres, in piazza del Comune, un flash mob sul delicato tema, più che mai attuale, visti i recenti terribili fatti di Tortolì. Persone di ogni genere ed età hanno indossato una mascherina rossa e si sono unite idealmente e fisicamente da un nastro di altrettanto colore: un filo ideale contro i gravi atti compiuti contro le donne, in famiglia e fuori. Ma il flash mob di Porto Torres assume anche un importante contorno locale. Un Consigliere comunale di Porto Torres di Cambiamo, Ico Bruzzi, 40 anni, ha patteggiato una condanna a 1 anno e 4 mesi per violenze familiari. Un caso molto delicato, ma che è balzato prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica. Al flash mob hanno infatti partecipato il sindaco Massimo Mulas, il Presidente del Consiglio Franco Satta, altri Consiglieri comunali ed esponenti della Giunta. "La mia presenza era doverosa e importante - afferma il primo cittadino Massimo Mulas - Corretto esserci, anche alla luce di quanto successo negli ultimi giorni in Sardegna". Interpellato sul caso Bruzzi il sindaco di Porto Torres, rispetto al ruolo esercitato dal sopracitato in Consiglio, ha ribadito: "Senza entrare nel merito dei fatti c'è una condanna. Il suo passo indietro è quindi fondamentale, perché così facendo avrà confermato l'avviamento di un processo di riabilitazione". Le dimissioni del Consigliere in questione vengono chieste anche da numerosi partecipanti al flash mob."Non c'è altra strada", affermano in coro. Alba Rosa Galleri, una delle donne partecipanti al flash mob, aggiunge: "La violenza sulle donne è un fatto odioso. Quanto alla vicenda del Consigliere Bruzzi le dimissioni sarebbero un atto di sensibilità e di modestia". Argentino Tellini